La piattaforma di streaming deve crescere il più possibile dopo il boom dei lockdown. E oltre a rilanciare la prova di 30 giorni propone titoli gratuiti per i non abbonati
Occhio a Netflix. La piattaforma di film, serie, doc e cartoni in streaming ha eliminato da tempo, dallo scorso aprile 2019, il mese di prova gratuita in Italia (mentre rimane attivo in altri mercati). Eppure negli ultimi tempi sembra essere tornato disponibile, ovviamente solo per nuovi account, a prezzi imbattibili e a volte simbolici. Se non gratuitamente. Comunque mai superiori a 3,99 euro al mese. Ma è capitato a chi scrive di individuarne una anche da 5 centesimi di euro mentre, collegandoci da smartphone, quello stesso mese di prova è diventato gratuito, come ai (bei) vecchi tempi. Dipende con ogni probabilità da una combinazione di fattori fra cui indirizzo IP, dispositivo attraverso il quale ci si collega, browser e così via.
La strategia per i nuovi abbonati
Il punto centrale è che la piattaforma guidata da Reed Hastings (da poco coadiuvato da Ted Sarandos) sta mettendo in campo una campagna per tornare a far salire in modo significativo i propri abbonati. Il gruppo ha resistito meglio di altri al ciclone coronavirus, e anzi come tutte le piattaforme in streaming ha fatto segnare numeri importanti, diventando la ciambella di salvataggio per decine di milioni di persone chiuse in casa durante i frustranti lockdown internazionali. Nel secondo trimestre, infatti, gli abbonamenti sono saliti di 10 milioni: un boom fra aprile e giugno che ha trainato anche i ricavi a 6,15 miliardi, +5% rispetto alla fase gennaio-marzo. Però c’è un problema.
Il rallentamento nel terzo trimestre del 2020
Le stime di crescita degli abbonati di Netflix per il trimestre in corso, quello in gran parte estivo e per molti versi del parziale “ritorno alla normalità” pur di convivenza forzosa con la pandemia, sono state riviste al ribasso: appena 2,5 milioni di nuovi abbonati fra luglio e settembre, un quarto rispetto a quelli acquisiti nel trimestre aprile-giugno e la metà rispetto alle attese degli analisti. Ragione per cui la piattaforma ha messo in campo un’offensiva per raggiungere e magari superare quota 2,5 milioni, considerando probabilmente un massiccio effetto di disdette legate all’abbuffata – e forse indigestione – di contenuti durante i lockdown, alla voglia di vacanze e di stare all’aria aperta che avrebbe (e in effetti ha) contraddistinto molti mercati occidentali durante l’estate.
Il titoli gratuiti per tutti
Probabilmente il rilancio della prova (gratuita o a tariffe variabili) va inquadrato in questo tentativo. Così come un’altra iniziativa, presentata tempo fa (da non confondersi con i contenuti educativi gratuiti su YouTube) e ora rilanciata in 200 mercati (anche se non pare in quello italiano, tuttavia non dovrebbe esserci ragione per cui non venga attivata a breve). La scelta cioè di rendere alcuni titoli disponibili a chiunque, senza neanche la necessità di creare un account. Una piccola porzione del proprio catalogo, un carotaggio che include più film e serie del precedente esperimento, fra cui pezzi forti come “Stranger Things”, “When They See Us” o “I due papi”. E ancora “Grace and Frankie”, “Murder Mystery”, “Elite”, “Bird Box” e i doc britannici de “Il nostro pianeta” firmati dal grande David Attenborough.
Per le serie, saranno gratuiti solo i primi episodi. Dopodiché l’utente verrà invitato a sottoscrivere un abbonamento. I film, invece, sono disponibili per intero. In tutti i casi c’è una pubblicità di 30 secondi prima dell’inizio, che però si può saltare. “Stiamo testando nuove promozioni di marketing per attrarre nuovi abbonati” ha confermato un portavoce al sito TechCrunch. I titoli sono accessibili solo via browser web desktop, dunque non via app. Su Android è invece possibile via browser mentre su iOS non c’è modo di visualizzarli, almeno al momento.
Gli show disponibili
Dieci show disponibili per la prima volta, su base globale e dunque per un pubblico potenzialmente sterminato e senza necessità di creare un profilo. Poi il ritorno, in alcuni mercati da cui era stata eliminata, del mese di prova gratuita o quasi. Netflix – che ha toccato 193 milioni di abbonati – è decisamente alla ricerca del traguardo dei 200 milioni entro il trimestre. Non sarà una caccia semplice.