L’assistente vocale Amazon è diventata insostituibile. Una voce a cui chiedere ricette, informazioni, musica e molto altro
Siamo forse lontani da una piena e assoluta integrazione di una vera e propria intelligenza artificiale in grado di anticipare i nostri bisogni e offrire un supporto proattivo alla gestione del quotidiano: ma quello che sta accadendo in questi anni, sotto i nostri occhi, è una crescente familiarità con gli assistenti vocali. Li troviamo sui nostri smartphone, li accogliamo in casa grazie agli speaker connessi. A loro demandiamo compiti che si fanno via via sempre più complessi: la cartina di tornasole che dimostra la loro importanza è la riconoscibilità che alcuni di essi hanno raggiunto tra i consumatori, come dimostrano i dati di GFK che piazzano Alexa tra i 10 top brand più amati dagli italiani.
I numeri di un fenomeno
I dati riportati dal Country Manager di Amazon Alexa in Italia, Gianmaria Visconti, in occasione del quarto compleanno di Alexa nel nostro paese, raccontano poi come le nostre abitudini si stiano modificando per approfittare di questi assistenti vocali: gli italiani hanno chiesto 800 milioni di volte ad Alexa di impostare una sveglia o un timer nel corso dell’ultimo anno, si sono rivolti ad Alexa per chiedere di fissare un promemoria o di mettere in lista per la spesa un prodotto per oltre 120 milioni di volte (con l’impressionante numero di 45 milioni di shopping list generate), hanno chiesto 135 milioni di volte le previsioni del tempo, o invocato Alexa in cucina per una ricetta per 8 milioni di volte.
Non si tratta poi di un fenomeno che si limita ai grandi centri urbani: gli assistenti vocali hanno fatto breccia in tutta Italia, da nord a sud, con crescite significative a livello regionale in Molise e a livello cittadino ad Agrigento. Roma, vista la sua dimensione, resta inevitabilmente la città con più invocazioni rivolte ad Alexa: allo stesso modo è la Lombardia a guidare il gruppo delle regioni. Ma l’interesse per le funzioni legate alla domotica è assolutamente trasversale, visto anche che aumenta in modo ormai esponenziale il numero di funzioni che questi dispositivi sono in grado di erogare: sono centinaia quelle native sviluppate da Amazon, a cui si sommano centinaia di migliaia fornite da terze parti tramite skill. Il risultato sono le oltre 8 miliardi di interazioni svoltesi tra gli italiani e Alexa nel solo 2022, con una crescita più che significativa rispetto a un anno fa.
Un’assistente discreta
Come qualsiasi rapporto in evoluzione, anche quello con Alexa è destinato a cambiare: Visconti, nel corso della serata di celebrazione dell’anniversario dello sbarco in Italia, ha chiarito che nell’idea di Amazon il ruolo dell’assistente vocale dovrà farsi sempre più discreto e indipendente. Le Routine, ovvero le sequenze di azioni messe in moto da un singolo comando vocale, possono costituire quella molla in grado di contribuire al sempre maggiore impiego di questi strumenti: solo nel 2022 e solo in Italia sono state oltre 600 milioni le azioni svolte in modo automatico grazie proprio alle Routine, con un risparmio stimato in oltre 6 milioni di ore per gli utenti.
Gran lavoro viene inoltre svolto per migliorare la capacità di Alexa di capirci. Sempre meno saremo legati a specifiche parole o comandi per chiedere aiuto all’assistente, sempre più sarà la tecnologia a comprendere cosa vogliamo dire anche se usiamo un modo improprio per farlo: i bambini e gli anziani sono l’esempio migliore per capire di cosa parliamo, starà ad Alexa comprendere cosa vogliono esattamente e fornire la risposta giusta. A questo si unisce ovviamente una serie di funzioni e servizi dedicati a queste specifiche fasce di clienti: in Italia ha debuttato da poco Amazon Kids, ad esempio, ma più in generale ci sono altri tipi di contenuti che possono soddisfare ogni palato. Forse anche per questo, Amazon Italia ha deciso di sfruttare questa quarta ricorrenza per omaggiare i clienti che impartiranno il comando “Tanti Auguri Alexa” con 3 mesi di abbonamento agli audiolibri Audible, purché il regalo venga riscattato entro il 13 novembre.
Con la presenza di altri dispositivi smart in casa, inoltre, aumenta anche l’automazione domestica: lampadine, prese, altoparlanti, elettrodomestici, termostati, la lista di apparecchi connessi si allunga di anno in anno, e la voce resta uno dei principali strumenti per impartire ordini o programmare attività. Il numero di interazioni di questo tipo ha raggiunto la ragguardevole cifra di 1,8 miliardi nel 2022, anche questo un numero in costante crescita e destinato a lievitare in modo significativo nel prossimo anno.