Il nuovo sistema di intelligenza artificiale nell’UE era stato bloccato dai Garanti della privacy nazionali
È tutto pronto per il lancio di Bard, il sistema di AI sviluppato da Google, in Europa e in Brasile. La sfida a chi arriva prima – e meglio – a sviluppare nuovi sistemi di intelligenza artificiale generativa entra nel vivo. E Alphabet, la holding a cui fanno capo Google LLC e altre società controllate, ha dichiarato che Bard uscirà con nuove funzionalità.
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Le nuove funzioni di Bard
«A partire da oggi, puoi collaborare con Bard in oltre 40 lingue, tra cui arabo, cinese, tedesco, hindi e spagnolo – ha dichiarato il senior product director di Google, Jack Krawczyk – A volte, ascoltare qualcosa ad alta voce può aiutarti ad avvicinarti alla tua idea in un modo diverso… Questo è particolarmente utile se vuoi ascoltare la pronuncia corretta di una parola o ascoltare una poesia o una sceneggiatura».
Il nuovo Bard, secondo quanto dichiarato dal team di sviluppo, permetterà, dunque, agli utenti di cambiare il tono e lo stile delle risposte in semplici, lunghe, brevi, professionali o casuali. Si possono anche bloccare o rinominare le conversazioni, esportare il codice in più posizioni e utilizzare le immagini nei prompt.
Via libera dopo il blocco
Il lancio di Bard nell’UE era stato bloccato dalle autorità di regolamentazione della privacy locali nei mesi scorsi. Ma Jack Krawczyk ha affermato che, da allora, Google ha incontrato i garanti per rassicurarli sulla trasparenza, la scelta e il controllo. È di ieri la notizia che, negli Stati Uniti, è stata lanciata una class action contro Google per il presunto uso improprio delle informazioni personali degli utenti al fine di addestrare il suo sistema di intelligenza artificiale.