Riuscirà a risolvere la crisi dopo le dimissioni di Paddy Cosgrave provocate dai post su Israele e Gaza?
Il Web Summit di Lisbona ha una nuova Ceo. Si tratta di Katherine Maher, già amministratrice delegata e direttrice della Wikimedia Foundation tra 2019 e 2021. Katherine Maher è presidente del Consiglio di amministrazione di Signal, l’app di messaggistica. In un video pubblicato su YouTube, la nuova Ceo del Web Summit si presenta dando appuntamento alla prossima edizione dell’evento, in programma a Lisbona dal 13 al 16 novembre. Nel filmato non viene citato l’ex Ceo Paddy Cosgrave, dimessosi nelle scorse settimane a seguito delle polemiche scaturite dopo i suoi post su X riguardanti quanto sta accadendo nella Striscia di Gaza e in generale in quell’angolo di Medio Oriente. «Sono scioccato dalla retorica e dalle azioni di molti leader e governi occidentali, con l’eccezione in particolare del governo irlandese, che per una volta sta facendo la cosa giusta – aveva postato su X Cosgrave in merito alla reazione di Israele dopo la strage del 7 ottobre -. I crimini di guerra sono crimini di guerra anche se commessi da alleati, e dovrebbero essere denunciati per quello che sono».
Paddy Cosgrave non è più Ceo del Web Summit, ma ne controlla ancora l’81% delle quote. Katherine Maher ha fatto riferimento a lui in un post pubblicato sul sito dell’evento, nel quale spiega che quei post erano frutto di opinioni personali. «Oggi il Web Summit entra nella sua prossima fase. Sono entusiasta di annunciare che mi unirò al Web Summit in qualità di CEO, perché credo nella missione del Web Summit di connettere persone e idee che cambiano il mondo».
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In poco più di due settimane l’obiettivo della nuova Ceo Katherine Maher è riportare anzitutto gli sponsor a Lisbona. Sono diverse le aziende che nelle scorse settimane hanno annunciato il ritiro, in reazione a quanto postato da Cosgrave su X. Si dovrà aspettare per capire se la crisi reputazionale del Web Summit rientrerà e se la nuova amministratrice delegata riuscirà a convincere anzitutto imprenditori e founder israeliani, i primi ad annunciare che non sarebbero andati in Portogallo.