Gli States sono affamati di cure non solo perché la situazione è fuori controllo, ma anche per via delle presidenziali di novembre
Anche gli Stati Uniti d’America credono nel vaccino europeo, quello in cui ha investito l’Italia. E sono pronti a ricoprire di dollari il colosso britannico pur di assicurarsi un grande quantitativo di dosi anti Covid-19. Lo ha riferito lo stesso laboratorio britannico AstraZeneca, che ormai detiene un prodotto in fase avanzata di sperimentazione clinica: gli USA hanno infatti elargito oltre 486 milioni di dollari per contribuire allo sviluppo e alla distribuzione di 100mila dosi entro la fine del 2020 e potrebbe acquisirne un milione in più nel 2021.
Gli USA puntano su AstraZeneca
«La combinazione di anticorpi AZD7442 sta avanzando rapidamente negli studi di fase 3», fanno sapere sempre da AstraZeneka. Due studi «negli Stati Uniti e altrove» arruoleranno «6mila adulti per la prevenzione del Covid-19 e ulteriori studi su circa 4mila adulti si concentreranno sul trattamento delle contaminazioni» da Coronavirus.
Il gruppo farmaceutico, che parallelamente con l’Università di Oxford, sta sviluppando un vaccino considerato uno dei più promettenti, ha annunciato a fine agosto di aver avviato le sperimentazioni di fase 1 sul proprio farmaco AZD7442, già finanziato con 25 milioni di dollari dal governo degli Stati Uniti. Il farmaco AZD7442 è una combinazione di due anticorpi a lunga durata derivati da pazienti convalescenti di Covid-19, scoperti dall’American Medical Center della Vanderbilt University e autorizzati da AstraZeneca a giugno.
Lo scorso 9 settembre AstraZeneca aveva dovuto annunciare di avere interrotto tutti i test sul vaccino anti-Covid che sta sviluppando con l’Università di Oxford dopo che uno dei partecipanti aveva accusato una seria potenziale reazione avversa. Ma non si è trattato, naturalmente, di un incidente che ha cestinato quanto fatto finora. Infatti, dopo ulteriori controlli, la sperimentazione è ripartita a pieno ritmo confermando che il prodotto di AstraZeneca sia tra i più promettenti. Tanto che gli USA, affamati di vaccino non solo perché la pandemia è fuori controllo, ma anche per via della campagna elettorale, hanno deciso di investire più di 486 milioni di dollari per lo sviluppo e alla distribuzione di 100 mila dosi entro la fine del 2020.