Il contagio negli USA è in aumento in almeno 35 Stati e la contea di Miami è ormai il nuovo epicentro della pandemia
Continua a essere fuori controllo la situazione negli States. Lo ha ammesso nuovamente il virologo Anthony Fauci, che ha parlato espressamente di danni causati dalla mancata decisione di un lockdown federale, provocando le ire di Donald Trump. Ma i numeri non mentono: nel giorno in cui i morti di Coronavirus a livello globale sono più di 573mila e i casi totali hanno superato le 13 milioni di unità, gli Stati Uniti contano nuovamente altri 60 mila nuovi casi di Covid-19: 59.222 nuovi infetti nelle ultime 24 ore, secondo i dati della Johns Hopkins University. Si tratta di un numero perfettamente in linea con il bilancio quotidiano visto nelle ultime settimane, segno che il contagio non sta rallentando. Qualche giorno fa persino Donald Trump aveva deciso infine di apparire in pubblico con la mascherina nel tentativo di sensibilizzare gli statunitensi all’uso. I contagi totali nel Paese sono ora oltre 3,36 milioni. Il bilancio dei morti sale a 135.582, di cui 411 nella giornata di lunedì. Per questo i tre Stati più popolosi stanno accarezzando l’idea di blindarsi con una quarantena sanitaria.
California, Florida e Texas, i tre Stati americani più popolosi ma anche con la maggiore percentuale di anziani (i primi due sono noti per essere infatti posti in cui gli americani si trasferiscono una volta raggiunta l’età della pensione), stanno pensando a tornare a un rigido lockdown. Lo riporta il New York Times, con la California che ha già deciso di chiudere le attività non essenziali. La decisione è stata ripresa in considerazione dopo che nella giornata di ieri 13 nei 3 Paesi sono stati totalizzati circa 30.000 nuovi infetti, il 18 per cento del totale di nuovi casi giornalieri negli Stati Uniti.
Il contagio negli USA è in aumento in almeno 35 Stati e la contea di Miami emerge come il nuovo epicentro della pandemia, mentre Los Angeles è a un passo da diventare ‘red zone’. A New York, intanto, dopo la prima giornata di ‘zero morti’ di Coronavirus il governatore Andrew Cuomo ha detto di temere seriamente una seconda ondata, causata sia da chi arriva dalle nazioni confinanti a rischio (nonostante la quarantena imposta) sia da un rilassamento delle misure di distanziamento sociale da parte dei newyorchesi.