Chiusi i coffee shop fino ad aprile. Assembramenti e comportamenti scioccanti. Il Covid 19, a quanto pare, non giustifica l’astinenza…
Non ricorderemo soltanto l’assalto ai supermercati a cui abbiamo assistito per primi in Italia. In Olanda, poche ore dopo la decisione del governo di chiudere tutti i coffee shop fino ai primi di aprile, si sono formate code fuori da diversi negozi di tutto il Paese. Tanti i consumatori che non hanno resistito all’idea di un periodo di astinenza da cannabis. L’esecutivo guidato da Mark Rutte è al lavoro come tanti altri omologhi europei, sempre più convinti ad adottare misure analoghe a quelle prese da settimane in Italia. Dalla chiusura delle scuole e delle università fino al blocco delle attività che non ricoprono ruolo di primaria importanza come farmacie e supermercati.
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© Fonte: profilo Twitter @okarakayaaa
Disposti a tutto per la cannabis
Come si vede dalle foto circolate sui social, le code non sempre hanno visto il rispetto di tutti i presidi sanitari necessari per evitare il contagio. Nessuna distanza minima tra una persona e l’altra, assembramenti. E, come se non bastasse, la stampa ha riferito lo scioccante caso di un uomo che, pur di disperdere la folla e guadagnare posizioni verso l’agognata scorta di cannabis, ha iniziato a tossire senza alcun motivo (se non quello di spaventare più persone possibili). La polizia non ha potuto far altro che arrestarlo.
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Wow, everywhere in The Netherlands are big lines at the #coffeeshop to get the latest marijuana. Due to the lockdown all coffeeshops need to close in a few minutes. #COVID19NL #Coronavirusnl pic.twitter.com/u60P0k9l06
— Jaap Visser (@ESLJaap) March 15, 2020
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Sensemillia #CoffeeShop #osdorp going crazy pic.twitter.com/vpR53INhTD
— moskaloca (@moskaloca) March 15, 2020
Le file per la cannabis e quelle (ben più giustificate e ordinate) per i genere alimentari sono lo specchio di un’Europa che ha cambiato radicalmente abitudini dopo lo scoppio della pandemia. Tanti Stati hanno già chiuso le frontiere, bloccando ingressi e uscite, mentre in Italia il picco di contagi potrebbe arrivare proprio in questi giorni, mettendo a dura prova migliaia di medici e infermieri che, in questo caos, non hanno avuto neanche avuto il tempo per stigmatizzare tanti comportamenti infantili e pericolosi della popolazione.