Quasi tutte le piattaforme coinvolte riguardano l’e-commerce. Gli esperti di sicurezza di Flashpoint hanno pubblicato tutte le informazioni a riguardo in un rapporto
Gli esperti dell’azienda di sicurezza Flashpoint hanno pubblicato un nuovo rapporto che ha rivelato la disponibilità in un forum di hacker russo dell’accesso a oltre 3mila siti Web compromessi. “L’accesso – si legge nel rapporto pubblicato da Flashpoint – è in vendita su un black market di lingua russa chiamato MagBo. L’accesso ad alcuni dei siti è in vendita a partire da 50 centesimi (USD).” Le prime pubblicità del mercato nero MagBo sono apparse in marzo in un forum di hacking e malware di lingua russa. Secondo la pubblicità, i venditori offrono accesso ai siti web che sono stati violati tramite accesso a shell PHP, accesso al pannello di controllo, accesso al controllo del dominio, accesso FTP (File Transfer Protocol), accesso SSH (Secure Socket Shell), accesso al pannello di amministrazione o al database.
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La quasi totalità dei siti compromessi sono piattaforme di e-commerce, ma i truffatori offrono anche l’accesso a siti Web di organizzazioni nel settore sanitario, legale, scolastico e assicurativo e appartenenti ad agenzie governative. Secondo gli esperti, la maggior parte dei server compromessi proviene da servizi di hosting statunitensi, russi o tedeschi. Flashpoint ha immediatamente condiviso la sua scoperta con le forze dell’ordine e sta procedendo ad informare anche i gestori dei siti web compromessi. Al momento della scoperta, il black market MagBo era frequentato da circa una dozzina di venditori e centinaia di acquirenti interessati ad ottenere l’accesso ai siti web compromessi.
Cosa dice il rapporto su MagBo
La disponibilità di tali accessi è considerata merce preziosissima nell’underground criminale, essi possono essere utilizzati per molteplici scopi e consentire a gruppi di criminali di monetizzare rapidamente i loro sforzi, ad esempio rubando le carte di pagamento dei visitatori mediante script skimmer oppure per infettare i visitatori con diverse tipologie di malware. Prosegue il rapporto: “L’accesso illecito a siti e database compromessi o la disponibilità di backdoor sono utilizzati dai criminali per una serie di attività, che vanno dalle campagne di spam e cripto mining, fino alle frodi. Questi siti compromessi sono stati utilizzati anche per accedere alle reti aziendali. Ciò potrebbe consentire agli attori di accedere a documenti o risorse interne confidenziali, nonché rappresentare punti di ingresso attraverso i quali poter rilasciare vari codici dannosi. I tipi di vulnerabilità presenti e i modi in cui possono essere sfruttati dipendono dalle capacità, dalla motivazione, e dagli obiettivi dell’attaccante”.
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Estremamente interessante è il modello di vendita adottato nel black market MagBo in cui i venditori offrono anche accesso ai siti con differenti livelli di privilegi. In alcuni casi forniscono “permessi di accesso completo” ai siti compromessi, in altri casi è possibile acquistare livelli come “capacità di modificare i contenuti” e “capacità di aggiungere contenuti”. I prezzi per i siti Web compromessi vanno da $ 0,50 USD a $ 1.000 USD per accesso, tale costo dipende da diversi parametri quali il ranking del sito, la nazione, la lingua del sito ed il numero di visite giornaliere.
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Siti con un rank elevato avranno ovviamente prezzi più alti, ad esempio, i criminali possono acquistare l’accesso per rubare i dati delle carte di pagamento, In tal caso è auspicabile avere l’accesso ad un sito popolare e frequentato da numerosi potenziali acquirenti. In maniera analoga, i siti di rank basso sono solitamente utilizzati per campagne di mining di criptovaluta o campagne di spam.
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Va infine sottolineato come i venditori del black market MagBo offrano anche altri prodotti, ad esempio fotocopie di documenti di identità rubati, accesso a wallet di cryptovaluta compromessi (utili per attività di riciclaggio di denaro), account di social media e servizi di mixer o tumbler per Bitcoin, anche quest’ultimi utili per riciclare denaro.