Nella riunione del Comitato Interministeriale per la Sicurezza della Repubblica decise le nuove linee d’azione per mettere in sicurezza l’Italia digitale
L’attesa revisione del Programma nazionale per la cybersecurity è stata finalmente decisa durante una riunione del Cisr presieduta dal Presidente del Consiglio dei Ministri il 17 Febbraio con la promessa di un decreto ad hoc. Paolo Gentiloni non ha quindi deluso le attese di quanti si aspettavano un aggiornamento del decreto ministeriale Monti datato 2013.
Il testo finale del decreto non è ancora noto, tuttavia sappiamo che in base all’impegno programmatico del governo l’architettura nazionale per la sicurezza cibernetica verrà regolata seguendo nuove direttrici d’azione, nel rispetto della direttiva europea sulla cybersecurity, la famosa direttiva Nis – Network and Information Security.
Un nuovo ruolo per Dic e Cisr
Secondo una nota diffusa dal Dis – Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza della Repubblica, la decisione rafforzerà il ruolo del Cisr – Comitato Interministeriale per la Sicurezza della Repubblica, composto dai ministri di Esteri, Interno, Difesa, Giustizia, Economia e Finanze e dello Sviluppo economico – e la sua componente tecnica avrà un ruolo di coordinamento importante nell’emanazione delle direttive volte a innalzare il livello della sicurezza informatica del Paese in concomitanza con un ruolo del Dis potenziato, e che da un originale ruolo di coordinamento dovrebbe assumere una funzione propriamente direttiva.
Le novità del futuro decreto
Tre le novità di cui si apprende dalla nota del Dis:
1) “il Nucleo Sicurezza Cibernetica (Nsc) viene ricondotto all’interno del Dis ed assicurerà la risposta coordinata agli eventi cibernetici significativi per la sicurezza nazionale in raccordo con tutte le strutture dei ministeri competenti in materia“.
2) È “prevista una forte interazione con l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) del Dipartimento della Funzione Pubblica, con il Ministero dello Sviluppo Economico, con il Ministero dell’Interno, con il Ministero della Difesa e, infine, con il Ministero dell’Economia e Finanze“.
3) Infine “attribuisce poi al direttore generale del Dis il compito di definire linee di azione che dovranno portare ad assicurare i necessari livelli di sicurezza dei sistemi e delle reti di interesse strategico, sia pubblici che privati, verificandone ed eliminandone le vulnerabilità“.
Nasce il Comitato nazionale per la ricerca in Cybersecurity
Per la realizzazione di tali iniziative, spiega il Dis, “è previsto il coinvolgimento del mondo accademico e della ricerca, con la possibilità di avvalersi di risorse di eccellenza, così come una diffusa collaborazione con le imprese di settore“.
Si tratta quindi di una novità di grande importanza se collegata alla notizia che fra pochi giorni, il 21 Febbraio, verrà firmato l’accordo tra Cnr e Cini per la nascita del “Comitato nazionale per la ricerca in Cybersecurity” presso la sede centrale del Cnr a Roma.
Il comitato, che sarà coordinato dal direttore del Laboratorio nazionale di cybersecurity, Roberto Baldoni, avrà in forza circa 400 ricercatori dei quali 100 del Cnr sotto l’egida del Dipartimento di Ingegneria, ICT e Tecnologie per l’Energia e i Trasporti (DIITET) e 300 ricercatori provenienti da 44 Università pubbliche e private riunite nel conzorzio CINI, il Consorzio Interuniversitario Nazionale per l”informatica.
L’articolazione delle azioni del Comitato
Aperto a tutte le organizzazioni di ricerca nazionali avrà un ruolo operativo e di supporto all’implementazione della Strategia Nazionale di Cybersecurity. Il Comitato avrà in particolare l’obiettivo di:
a) Progettare un ecosistema nazionale più resiliente agli attacchi cyber;
b) fornire soluzioni per la continuità delle infrastrutture critiche della pubblica amministrazione e nel settore privato;
3) sviluppare piani di formazione per una skilled workforce nel settore;
4) migliorare la consapevolezza dei cittadini e delle imprese di fronte al rischio cyber;
5) consolidare la rete di collaborazioni con le omologhe organizzazioni europee e internazionali.
La firma avverrà alla presenza del Presidente del CNR, del Presidente del CINI, sarà presente alla firma dell’accordo anche il Prefetto Alessandro Pansa, Direttore Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza della Repubblica, Presidenza del Consiglio dei Ministri.