Si alza la tensione tra Washington e Pechino sulle origini del Coronavirus. L’America non riesce a frenare l’epidemia e Trump temendo ricadute elettorali attacca quotidianamente il Dragone
Non passa giorno senza che Donald Trump, attuale inquilino della Casa Bianca, ormai arrivato ai minimi nel gradimento in patria, temendo gli venga notificato lo sfratto alle presidenziali di fine anno, non attacchi la Cina. Dall’altro capo del mondo Pechino, mai così isolata come adesso, mostra di essere pronta al dialogo ma lascia anche intendere che la pazienza del Dragone non è infinita. Cosa sta accadendo tra gli USA e la Cina?
Peggior insabbiamento dai tempi di Chernobyl
L’ultimo attacco che gli USA hanno sferrato alla Cina è arrivato da Robert O’Brien, il consigliere alla sicurezza nazionale di Donald Trump, secondo cui il modo in cui la Cina ha «insabbiato il coronavirus passerà alla storia insieme a Chernobyl», dice riferendosi alle accuse che Mosca in passato abbia cercato di nascondere quando accaduto nella centrale nucleare.
USA: “Cina non ha potuto o voluto fermare il virus”
Ma in giornata lo stesso Trump in un’intervista a Sinclair Broadcasting, era intervenuto per uscire dall’angolo cui le recenti critiche dell’opposizione lo avevano costretto. Secondo il presidente statunitense, infatti, le misure prese hanno «salvato milioni di vite», mentre la colpa della pandemia ricadrebbe esclusivamente sulla Cina che non ha saputo o non ha voluto fermare il Covid-19.
Attualmente negli USA il Coronavirus non solo continua a infuriare ma prende persino vigore: un party in Arkansas tra liceali si è trasformato nell’ennesimo focolaio. «Tutti pensavano che sarebbe stato innocuo. Si tratta di giovani, stavano nuotando e il risultato è stato casi positivi», ha detto il governatore dello Stato, Asa Hutchinson, lanciando l’allarme su un nuovo balzo dei casi nello stato con la riapertura graduale delle attività.
Pechino: Covid-19 non arriva dai nostri laboratori
«Il Covid-19 non è arrivato dal mio laboratorio di Wuhan», ha ribadito la direttrice Wang Yanyi, respingendo le accuse mosse dagli USA che la dottoressa ha definito «pura montatura» e negando di aver avuto responsabilità nella diffusione del virus. Wang in un’intervista alla Cgtn, il canale in lingua inglese della tv statale Cctv, registrata il 13 maggio e trasmessa sabato notte, ha affermato che «l’Istituto cinese di virologia di Wuhan possiede tre ceppi vivi di coronavirus legati a pipistrelli, ma nessuno di questi corrisponde a quello del Covid-19».
La Cina a un passo dalla Guerra Fredda
Ma le parole più dure arrivano dal governo di Pechino che ha fatto intendere di non tollerare altre illazioni. La Cina e gli USA sono “a un passo da una nuova Guerra Fredda”: il ministro degli Esteri Wang Yi, parlando in conferenza stampa a margine dei lavori della sessione parlamentare, ha spiegato che i due Paesi “non dovrebbero avere conflitti e cooperare in una logica win-win e di rispetto reciproco”. Allo stesso tempo, ha aggiunto, “gli USA devono rinunciare a voler cambiare la Cina e rispettare” la sua volontà di sviluppo della nazione.