Sì, è vero, in futuro ci basteranno solo i nostri dispositivi per portarci dietro tutte le carte di pagamento e non solo, da quelle fedeltà a quelle della palestra. Intanto, però, pure Apple Pay combatte con gli accordi con gli istituti di credito (non è infatti supportato da tutti) e non tutti possono utilizzare quella o altre formule di pagamento via smartphone come Android Pay, Vodafone Pay, Samsung Pay e diverse altre. Parecchie delle quali, per giunta, ancora non disponibili in Italia. Una soluzione spicca rispetto a quanto già visto in precedenza come Coin o Plastc (questa seconda è per giunta fallita). Si chiama Fuze Card, è in fase di crowdfunding su Indiegogo e può ospitare fino a 30 card in un unico dispositivo grande proprio come una tessera. Anche perché rispetto alle concorrenti è più sicura in virtù di una serie di caratteristiche collegate allo smartphone.
Se la perdi, cancelli tutto con un’app
Fuze, realizzata dai sudcoreani di BrilliantTS, è dotata di geolocalizzazione. Se te la perdi (e non sarebbe per niente bello), la recuperi. E se proprio non riesci a recuperarla, puoi cancellarne il contenuto a distanza con un semplice comando dall’applicazione dedicata. Dispone di un passaggio di sicurezza per le transazioni usa e getta e, secondo gli inventori, funziona ovunque funzionino le tue card: dagli hotel ai ristoranti passando per i Bancomat. Basta infilarla o avvicinarla come fosse una normalissima carta. Non solo, può anche memorizzare carte d’identità digitali, carte fedeltà e gift card con crediti a scalare e prodotti simili.
Supporta tutte le tecnologie
Il display è e-paper, un po’ come quello dei Kindle, ma ovviamente molto più piccolo. Serve a sapere quale carta si sta per utilizzare, mentre per scorrere con facilità fra le tessere ci sono dei bottoncini. Trattandosi di un dispositivo ha ovviamente una batteria che va ricaricata sebbene prometta un mese di autonomia, per ogni genere di viaggiatore. Ma il piatto forte è ovviamente il supporto alle diverse tecnologie: NFC, codice a barre, banda magnetica, microchip. Vanno insomma bene tessere di ogni tipo.
La ricarichi così…
Ma come ci si caricano le tessere? Occorre utilizzare un lettore fornito con la tesserina e l’applicazione. Il primo si collega al telefono e, come in un POS, gli si fanno leggere le varie card che intendiamo memorizzare. Il progetto ha raccolto la cifra record di oltre 1,4 milioni di dollari (costo base 89 dollari più spedizione) da un obiettivo iniziale di 50mila e le prime consegne arriveranno il prossimo settembre.