Un progetto governativo nato in un’ottica startup. Al lavoro 25 sviluppatori. Pensato per un tempo di pace, sta aiutando Kiev impegnata nella guerra contro la Russia
Nelle scorse ore 54 droni russi hanno tentato di attaccare Kiev, ma grazie alla tecnologia bellica fornita all’Ucraina dagli alleati il Paese invaso è riuscito ad abbatterne 52. Continua la guerra alle porte dell’Europa e notizie simili dimostrano il coraggio di una popolazione che continua a resistere, combattendo e raccogliendo più informazioni possibili sul campo. Uno strumento che si è rivelato prezioso dal febbraio 2022, quando l’esercito di Putin ha invaso l’Ucraina, è Diia (in ucraino significa “azione”), un’app lanciata nel 2019 e pensata inizialmente per digitalizzare la pubblica amministrazione, favorendo la digitalizzazione di moltissimi servizi, come il pagamento delle tasse. La guerra ha cambiato i piani e l’applicazione, scaricata da 19 milioni di persone (il 70% in Ucraina), si è rivelata preziosissima.
Diia viene utilizzata ad esempio dagli ucraini per chiedere assistenza nell’evacuazione o denunciare i danni provocati dai bombardamenti russi. In più c’è anche la possibilità di caricare immagini e video degli spostamenti delle truppe russe, materiale che viene poi inviato all’esercito ucraino.
La storia dell’app Diia è stata raccontata dalla stampa internazionale. Axios ha intervistato il vice primo ministro e ministro della Trasformazione digitale ucraino Mykhailo Fedorov, 32 anni. Di lui vi abbiamo parlato perché aveva rivolto un appello a Elon Musk subito dopo l’invasione russa, chiedendo parabole Starlink per garantire una connessione internet a cittadini ed esercito in un momento così tragico.
Diia è uno strumento pensato ovviamente per un tempo di pace, ma che si è rivelato prezioso in tempo di guerra. L’app continua a essere utilizzata per i servizi al cittadino e in alcuni casi ha ospitato funzionalità eccezionali, come quando a dicembre 2022 ha trasmesso la finale dei Mondiali di calcio consentendo la visione nonostante uno degli innumerevoli blackout che colpiscono il territorio ucraino (si sono collegati in più di un milione).
Il ministro Fedorov ha parlato di Diia come di una startup, alla quale hanno lavorato 25 sviluppatori. Al progetto di Diia sta contribuendo anche il ruolo economico degli Stati Uniti. App simili vengono sperimentate in altri contesti globali, dalla Colombia allo Zambia e in Europa l’Estonia ha preso spunto da Diia per proporre una piattaforma simile.