Tesla non ha intenzione di concentrarsi soltanto sugli Stati Uniti. Con buona pace del presidente Biden e del suo piano IRA
Di recente Elon Musk ha trascorso diversi giorni in Cina, dove ha incontrato ministri e visitato lo stabilimento Tesla di Shanghai, uno dei più importanti poli produttivi della società automotive. Nelle scorse ore l’imprenditore sudafricano si è nuovamente occupato di relazioni con la politica e le istituzioni, dialogando con il primo ministro della Mongolia, Luvsannamsrai Oyun-Erdene. L’incontro tra i due è avvenuto da remoto e ha segnato un passaggio interlocutorio in vista di un potenziale investimento di Tesla nel Paese asiatico.
Come ricorda CNBC, la Mongolia è ricca dal punto di vista minerario. Tutto si è tenuto a porte chiuse, ma il Governo ha dichiarato quanto segue in un comunicato stampa. «Hanno discusso della possibilità di accogliere Tesla in Mongolia per la sua fabbrica di batterie per veicoli elettrici, sfruttando l’ampia disponibilità di rame e di elementi di terre rare del Paese».
Elon Musk è al centro del dibattito pubblico da oltre un anno, ovvero da quando ha scelto di avviare l’operazione per acquisire Twitter (social divenuto suo per 44 miliardi di dollari). Il suo impegno notevole su questo fronte ha scontentato non pochi investitori di Tesla, preoccupati del fatto che il Ceo della società non fosse abbastanza focalizzato sugli obiettivi.
In merito ai piani in Mongolia Musk non ha postato nulla sui social (durante il suo viaggio in Cina avrebbe trascorso il periodo di tempo più lungo senza mai twittare, ha notato la stampa). Oltre a Tesla, Musk e il primo ministro della Mongolia hanno parlato anche della possibile espansione di Starlink nel Paese. Il riferimento è all’internet satellitare sviluppato dalla divisione di SpaceX.
Nei piani di Tesla il ruolo di altri paesi che non siano gli Stati Uniti sembra tutt’altro che secondario. Lo stabilimento di Shanghai è in espansione, c’è in corso la trattativa con la Mongolia e nel frattempo è confermata la costruzione di una gigafactory in Messico. Con buona pace del presidente USA Biden che con il suo piano di incentivi IRA punta a convincere le aziende a stabilire l’intera filiera sul suolo americano.