Se finora abbiamo avuto soprattutto attesi ritorni, il mese che è appena iniziato offre molte novità, su tante piattaforme diverse, per tanti generi differenti. Anche se qualche “ritorno” effettivamente c’è, come quello di Arnold Schwarzenegger al suo debutto sul piccolo schermo: meglio tardi che mai. Su StartupItalia il guest post di Diego Castelli, uno dei massimi esperti italiani di serie tv
Uno dei principali temi seriali di questi anni è quello della nostalgia. Il recupero del passato, il rifugio in facce, titoli e brand che ci riportano a quella che percepiamo come un’età dell’oro dell’intrattenimento. Per le aziende, la possibilità di sfruttare nomi già conosciuti, così da attirare l’attenzione del pubblico anche nel mezzo della cacofonia cine-seriale in cui ormai siamo immersi.
Maggio inizia con Attrazione Fatale e finisce con Arnold Schwarzenegger: la tassa alla nostalgia è pagata anche questo mese.
Fatal Attraction – Attrazione fatale, prima stagione
In principio fu un triangolo torbido e pericoloso firmato da Adrian Lyne, con facce del calibro di Michael Douglas, Anne Archer e, soprattutto, un’iconica Glenn Close. Nel 1987, Attrazione Fatale diventò immediatamente un cult cinematografico che trasudava anni Ottanta, in termini innanzitutto visivi, ma anche narrativi e valoriali: la storia netta e precisa di un uomo che tradisce la moglie con una donna in carriera che si rivelerà essere molto, molto pericolosa per lui e la sua famiglia.
Ora Paramount+ propone una versione seriale di quella stessa storia, con interpreti ben noti al pubblico seriale (Joshua Jackson al posto di Douglas, Amanda Peet in sostituzione di Anne Archer, e la bravissima Lizzy Caplan nei panni che furono di Glenn Close), e con il chiaro intento di aggiornare la storia al 2023. Il triangolo sarà ancora lo stesso, ma con ogni probabilità vedremo un’esplorazione più puntuale e ricca del disagio mentale, delle relazioni amorose, di punti di vista diversi capaci di generare la stessa tensione e lo stesso pericolo, ma in maniera più ragionata e realistica.
Il film originale è disponibile sulla stessa piattaforma, se voleste fare un ripassino.
Quando: dal 1° maggio. Dove: Paramount+.
Queen Charlotte: A Bridgerton Story, prima stagione
Quando la prima stagione di Bridgerton uscì nel giorno di Natale del 2020, pochi si aspettavano un successo così debordante, nonostante il nome di una Re Mida del piccolo schermo come Shonda Rhimes in veste di produttrice. Poi però la serie si fece conoscere da tutti, complice una narrazione leggera e divertente in un momento non proprio allegrissimo (il primo Natale pandemico), e considerando le polemiche generate da un cast etnicamente inclusivo per raccontare il primo Ottocento inglese.
A quasi tre anni di distanza, e dopo aver prodotto anche la seconda stagione, Netflix propone il primo spinoff, che affonda le mani proprio nella materia più controversa: la regina Charlotte, la cui pelle nera aveva suscitato scalpore e indignazione storiografica. Queen Charlotte: A Bridgerton Story è il racconto prequel di quella incoronazione, la fondazione della mitologia utopica di Bridgerton.
Chi ama Bridgerton non vede l’ora che arrivi, chi la odia ne avrebbe fatto volentieri a meno. Ma della regina Charlotte certamente si parlerà.
Quando: 4 maggio. Dove: Netflix.
Silo, prima stagione
Per chi ama il post-apocalittico, l’appuntamento mensile è su Apple Tv+. Tratta dai romanzi di Hugh Howey, Silo racconta di un futuro in cui l’intera Terra, diventata ormai una landa tossica e invivibile, ospita solo diecimila essere umani, tutti ammassati in un unico deposito-città, sepolto un miglio sotto la superficie. All’interno del silo, la gente è rinchiusa da così tanti anni che nessuno conserva memoria del passaggio dalla superficie alla tenebra, e chiunque tenti di scoprire le origini dell’apocalisse sembra andare incontro a una morte precoce.
Riflessioni climatiche e antropologiche si uniscono al thriller giallo e complottista, impreziosito da un cast di livello (fra gli altri, Rebecca Ferguson, Tim Robbins, David Oyelowo, Rashida Jones), diretto dalla mano di Morten Tyldum, regista norvegese già candidato all’oscar per The Imitation Game.
Quando: dal 5 maggio. Dove: Apple Tv+.
American Born Chinese, prima stagione
Dobbiamo immaginare che, quando Everything Everywhere All at Once ha fatto incetta di premi agli ultimi oscar, alla Disney si siano fregati ben bene le mani alla prospettiva di avere in partenza una serie con entrambi i protagonisti del film, Michelle Yeoh e Ke Huy Quan.
American Born Chinese unisce il filone supereroistico ormai inglobato dalla casa di Topolino attraverso la Marvel, con la rinnovata attenzione verso le minoranze asiatiche negli Stati Uniti e, più in generale, la cultura asiatica e cinese in particolare. Il protagonista è un ragazzino come tanti, che tira a campare in un liceo dove tutti lo guardano storto anche per via delle sue origini, e che incontra un nuovo studente proveniente da Taiwan: quello che sembra un normale racconto di amicizia, però, parte verso territori inesplorati quando il nuovo amico di Jin si rivela essere il collegamento per un altro mondo, dove infuria una battaglia fra divinità della mitologia cinese.
Una serie per ragazzi ma di grandi ambizioni produttive, per uno spettacolo action-fantasy che promette i fuochi d’artificio.
Quando: dal 24 maggio. Dove: Disney+.
Platonic, prima stagione
Se cinema e televisione hanno esplorato in tutte le salse il tema dell’amore romantico fra uomo e donna, molta meno attenzione è stata dedicata all’amicizia fra quelle stesse due categorie. Forse perché molti pensano che non possa esistere.
Con Platonic, Apple Tv+ racconta la storia di due vecchi amici, lei con famiglia e lui appena divorziato, che non si vedono da anni e riallacciano un’amicizia rigorosamente non-romantica che sembra riportarli ai tempi del liceo. Il problema è che il liceo è finito da tempo e all’orizzonte ci sono solo guai, imbarazzi, e una crisi di mezza età da affrontare nel ruolo di una coppia decisamente inaspettata e, si spera, tutta da ridere.
I protagonisti sono Rose Byrne e Seth Rogen (chimica sessuale zero, quindi ottima scelta), e se da questo maggio seriale cercate qualche sana risata, probabilmente la troverete qui.
Quando: dal 24 maggio. Dove: Apple Tv+.
FUBAR, prima stagione
Chiudiamo con una serie particolarmente “pericolosa”, di quelle che possono rivelarsi piccoli gioielli oppure dolorose occasioni mancate. Ma non possiamo non citare la prima serie da protagonista di una leggenda come Arnold Schwarzenegger, che dopo aver vissuto già tre vite come culturista, mito del cinema e politico, ora diventa anche stella da piccolo schermo.
FUBAR (slang nato durante la Seconda Guerra Mondiale che indica una situazione così incasinata da essere irreparabile) è la storia di un agente della CIA prossimo al pensionamento, chiamato a un’ultima missione quando scopre che anche la figlia è un’agente della CIA, senza che nessuno dei due sapesse del lavoro dell’altro. La serie è creata da Nick Santora, veterano della tv che di recente ha firmato l’ottima Reacher, trasposizione seriale dei romanzi di Lee Child. Ci aspettiamo azione, ironia, ritmo, e naturalmente un sacco di Schwarzy adeguatamente stagionato.
Quando: 25 maggio. Dove: Netflix.