In 50 livelli dovrete essere bravi ad azzeccare il percorso. Al più sputerete gelatina per farvi luce
Neon Souls è un platform sviluppato da Gorestation e pubblicato da Ratalaika Games dove il gamer ha il compito di procedere in uno spazio buio nel quale sarà obbligatorio reagire in maniera rapida per non piombare su un terreno appuntito. La particolarità di questo titolo, che abbiamo provato sulla next gen di Xbox, è che attorno al protagonista gelatinoso e invertebrato regna il buio. Una bella scomodità. Vediamo insieme cosa funziona e cosa no del gameplay.
A livello di gameplay Neon Souls ha senz’altro il pregio di essere sfidante e letteralmente sorprendente negli scenari 2D che si vanno ad attraversare. Basta procedere per colorare le piattaforme e aver un quadro parzialmente chiaro della situazione di gioco. Il protagonista ha poi la capacità di sputare simpatici getti colorati che andranno a tinteggiare punti più lontani, gettando un minimo di chiarezza sulla strada da percorrere.
La scelta dei neon può piacere ad alcuni, ma a livello grafico dobbiamo ammettere che alla lunga gli effetti possono stancare, se non addirittura dare fastidio agli occhi. Poco male: Neon Souls non è un titolo da lunghe sessioni, ma senz’altro più adatto a momenti di divertimento mordi e fuggi. I livelli complessivi sono 50 e talvolta l’assenza di punti di riferimento può generare frustrazione perché il trial and error ha un limite di pazienza in ciascun gamer.
Neon Souls è un titolo che partiva da buoni presupposti ma che ha seguito troppo fedelmente il concept, arrivando a proporre un videogioco forse troppo casuale negli esiti degli spostamenti. Oltre ai nemici da evitare ci sono anche i boss a rendere la vita tutt’altro che comoda per questa poltiglia al neon.