Per l’Europa, l’azienda cinese sceglie il suo foldable di taglia mini. Una scelta strategica: per provare a guadagnare quote nel mercato destinato ai nuovi formati di smartphone
Lo smartphone tutto-schermo, quello che ha di fatto lanciato Apple con il suo iPhone, vive un complesso momento di maturità : non c’è più molto altro che si può tirar fuori da questo formato, che ormai è stato perfezionato nello schermo stesso, nelle fotocamere, nell’autonomia e nella resa multimediale. Per il prossimo passo evolutivo bisogna inventarsi qualcosa di nuovo: il foldable, il telefono con lo schermo pieghevole, sembra l’ovvio passo successivo. E per provare a dare una spallata al settore, fin qui dominato da un solo marchio, OPPO sceglie di scommettere forte e di mettere in pista i suoi pieghevoli di seconda generazione: equipaggiando il suo Find N2 Flip con quanto di meglio ha in casa (o quasi), per offrire uno smartphone pieghevole quasi privo di compromessi.
Il segreto è negli ingredienti
Guardando alla scheda tecnica del Find N2 Flip c’è una certa dose di familiarità con i suoi componenti. Il SoC scelto, ad esempio, è il Dimensity 9000+ di Mediatek, diretta evoluzione dell’8100 visto a bordo del Reno 8 Pro e che aveva molto ben impressionato su quel terminale. Lo stesso vale per la fotocamera principale, sensore Sony IMX890 da 50 megapixel, e per la selfie camera che equipaggia un IMX709 da 32 megapixel: entrambi sono stati provati con successo anche sull’ammiraglia di casa, il Find X5 Pro, e sono prodotti da primo della classe che vedono la collaborazione con Hasselblad per l’ottimizzazione del pacchetto foto (al video ci pensa il co-processore Marisilicon X).
Basterebbero questi due dati, insomma, per giudicare il lavoro svolto da OPPO per questo foldable: il tentativo è di rivolgersi al pubblico in cerca di qualcosa di più, di uno smartphone per cui valga la pena cambiare il proprio, e di offrire loro qualcosa per cui valga davvero la pena aprire il portafoglio. A questo si uniscono una serie di altre specifiche che è opportuno citare: come lo schermo interno, quello che si piega grazie alla cerniera Flexion Hinge di seconda generazione (più sottile, meno componenti, durata allungata a oltre 400.000 piegature), che è nient’altro che un AMOLED E6 LTPO da 6,8 pollici in rapporto di forma 21:9 (2520×1080) e frequenza di refresh da 120Hz (variabile). Ottima la luminosità di picco, fissata a 1.600 nits, che dovrebbe assicurare leggibilità in ogni condizione: la dimensione è quella giusta, abbastanza da soddisfare sotto molti punti di vista (utilizzo multimediale, rispondere alle email, navigare, stare sui social).
Altrettanto interessante è la scelta fatta per l’esterno: un ampio display verticale da 3,2 pollici (per la precisione 3,26: nel formato 17:9, 720×382 pixel), appositamente sfruttato dal software di bordo per mostrare fino a 6 notifiche, widget, informazioni di servizio come meteo o timer, persino una gif per movimentarne lo sfondo. Si tratta di un display sensibile al tocco e che ovviamente può fungere anche da “specchio” per farsi un selfie con la fotocamera principale ad alta qualità (con cui condivide praticamente lo stesso rapporto di forma del sensore: insomma le immagini sono a tutto schermo per la massima praticità ), o per mostrare a chi si deve mettere in posa dove piazzarsi durante la ripresa, o ancora per rispondere ai messaggi o svolgere alcuni compiti base senza dover aprire il telefono.
Si tratta senz’altro della principale scommessa fatta da OPPO: se questo schermo risulterà effettivamente usato, della misura giusta, se disporrà delle funzioni giuste, potrebbe trasformarsi nello standard della categoria. Insomma, non è questione di rifare quanto fanno già altrove: bensì, di provare a fare qualcosa di più. Qui OPPO ha lavorato per offrire una serie di funzioni per rispondere ai messaggi (anche dettando una risposta), per controllare la riproduzione Spotify (con in bella mostra la cover dell’album che stiamo ascoltando), con le previsioni meteo: basterà o meno, lo scopriremo solo provandolo a fondo.
Piccolo quanto basta
Altro aspetto su cui OPPO punta è il design minimal: non ci sono svolazzi nell’estetica complessiva di questo Find N2 Flip, che unisce una struttura in alluminio lucidato a specchio con cover di vetro Gorilla Glass 5 praticamente prive di rilievi (due fotocamere a parte) sia sul frontale che sul posteriore. In un certo senso anche aver puntato su una cerniera più snella (e più leggera) serve a garantire un ulteriore feature che potrebbe intrigare alcuni utenti: la piegatura dello schermo interno, secondo OPPO, è praticamente impercettibile. Così da non cambiare in modo drastico l’esperienza d’uso rispetto a un telefono tradizionale. Da richiuso, inoltre, la struttura snella restituisce un senso di compattezza che non dispiace.
Il tutto si traduce in un peso tutto sommato accettabile di 191 grammi, in una misura da chiuso di 85,5×75,2 millimetri con uno spessore da 16mm: la Flexion Hinge riduce a zero lo spazio tra i due lembi sovrapposti dello schermo interno, così che (dice sempre OPPO) non possano intrufolarsi polvere o detriti che potrebbero danneggiarlo. Altrettanto da tener d’occhio, viste le misure, è la batteria da 4.300mAh: più grossa che a bordo della diretta concorrenza, in linea con molti prodotti di format tradizionali, e con in più una ricarica SuperVOOC da 44W che in meno di mezz’ora dovrebbe riempire per metà la riserva di energia. Anche questi sono fattori cruciali: i foldable non brillano per autonomia, la promessa di restare un giorno lontano dalla presa è una promessa importante ma anche difficile da mantenere.
La ciliegina sulla torta dovrebbero essere le varie ottimizzazioni che una versione apposita di ColorOS 13 (basato su Android 13), sviluppata da OPPOm punta a garantire per il funzionamento combinato dei due display: per esempio le call opportunamente piazzate su una metà dello schermo per approfittare della possibilità di appoggiare il telefono semi-aperto su un piano, video girati impugnando il telefono in orizzontale (dove l’abbiamo già vista questa funzione?) eccetera. Soprattutto l’autonomia potrebbe essere il fattore chiave: il SoC Mediatek da 4nm, la batteria maggiorata e magari qualche attenzione in più sotto il profilo dei consumi software, la combinazione di questi fattori ci dirà se OPPO ha trovato il giusto equilibrio tra tutte le funzioni.
Molto intrigante anche l’opportunità di installare due SIM fisiche: per una certa fascia di utenti, soprattutto professionale, è una funzione utile. Così come importante è la notizia che per 4 anni verranno rilasciati aggiornamenti ad altrettante major release di Android, e gli aggiornamenti di sicurezza arriveranno a 5 anni.
Quanto costa e quando arriva l’OPPO Find N2 Flip in Italia
Disponibile nelle due colorazioni Astral Black e Moonlit Purple (non sottovalutate il nero: ha una finitura particolare che in foto rende molto poco, dal vivo molto meglio), il Find N2 Flip arriva in Italia a 1199,99 euro. Sarà disponibile entro poche ore nei punti vendita, ma è già possibile prenotarlo praticamente ovunque: occhio però alle differenze tra le promozioni, che andiamo ad elencare di seguito.
L’offerta più intrigante è probabilmente quella su OPPO Store: dalle 16 del 15 febbraio, fino alle 16 del 18 febbraio, per 72 ore si potrà ordinare un bundle che comprende anche cover, una garanzia aggiuntiva sui danni allo schermo e 100 euro di sconto secco direttamente a carrello. Successivamente, fino al 27 febbraio, i 100 euro si trasformeranno in sconto su un secondo prodotto acquistabile sullo stesso store. Dal 28 febbraio al 16 aprile si otterrà invece solo la cover e la garanzia aggiuntiva sui danni accidentali allo schermo (e la stessa offerta varrà anche su altri store autorizzati, sia online che fisici).
Acquistando da Amazon, invece, fino al 27 febbraio si otterranno 100 euro di sconto spendibili su qualsiasi altro acquisto sempre sullo store Amazon: anche in questo caso si otterrà una cover omaggio e la garanzia aggiuntiva sullo schermo. Da Mediaworld e Unieuro, invece, fino al 27 febbraio si otterranno la solita cover e la solita garanzia aggiuntiva sullo schermo, ma in questo caso si otterrà una gift card da 50 euro da spendere sempre nella stessa catena (previa registrazione sull’apposito sito delle promozioni OPPO). Per i membri della OPPO Community, infine, c’è l’iniziativa “Testa e Resta”: fino al 28 febbraio ci si può prenotare per una prova su strada in anteprima e, se selezionati, dopo 20 giorni si potrà decidere di restituire il telefono o tenerlo pagando 999,99 euro.