I robot umanoidi non servono soltanto per stupire le persone con video sui social in cui fanno parkour (quelli di Boston Dynamics) o piegano magliette con una precisione che manco Sheldon Cooper di Big Bang Theory (quelli di Tesla). Big Tech e miliardari ci stanno investendo copiose risorse. L’esempio più recente è quello di Figure AI, società californiana che avrebbe chiuso un round da 675 milioni di dollari, al quale hanno partecipato Nvidia e Jeff Bezos, quest’ultimo con un ticket da 100 milioni.
Cosa fa la startup Figure AI
La valutazione pre money di Figure AI era di 2 miliardi di dollari. Su StartupItalia stiamo seguendo da tempo l’evoluzione del settore. La robotica viaggia di pari passo con l’intelligenza artificiale. Figure AI aveva raccolto 70 milioni di dollari nel maggio 2023, anno in cui ha dato il via allo sviluppo di Figure 01, primo esemplare dei suoi robot umanoidi.
L’azienda è riuscita ad aggiudicarsi professionisti provenienti da alcune delle società più all’avanguardia nel settore (come le già citate Tesla e Boston Dynamics). In Figure AI hanno investito anche OpenAI, la società di Sam Altman che secondo quanto si legge su Bloomberg sarebbe stata vicina all’acquisizione della startup USA.
I robot umanoidi rimpiazzeranno le persone?
Sempre più spesso le società mostrano l’impiego di robot umanoidi in ambienti di lavoro. Mansioni ripetitive e rischiose potrebbero essere svolte con maggiore efficienza, lasciando alle persone più spazio per lavori ad alto contenuto creativo e intellettuale. Inutile nascondere che questo scenario ci pone di fronte a molto domande sul futuro del mercato del lavoro: l’AI e i robot costituiscono un rischio per le persone? Quanti perderebbero il posto se queste tecnologie riuscissero a prendere piede?
In Europa, ad esempio, è attiva nell’ambito dei robot umanoidi la startup norvegese 1X, tra i cui investitori c’è anche Sam Altman. Oltreoceano non c’è soltanto Tesla: Amazon ha introdotto i robot della startup Digit nei propri stabilimenti per smistare pacchi.