La NASA ha deciso di mandare alcune piccole opere d’arte su un asteroide chiamato Bennu. C’è tempo fino al 20 marzo per inviare i propri lavori e sperare di poter lasciare una traccia del proprio talento nello spazio.
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Monitorare un vettore come una zanzara non è semplice come nella trasmissione fra esseri umani e anche con i sintomi l’automonitoraggio non sempre è efficace. Ecco perché non è possibile replicare il caso Ebola.
Un anno di attività racchiusa in un unico video (spettacolare) pubblicato dalla NASA su youtube. Il materiale è stato raccolto dal Solar Dynamics Observatory, la sonda lanciata nel 2010 che, senza sosta, studia la nostra stella.
Elastico e a base d’acqua, contiene sensori, luci led e altri dispositivi elettronici. È in grado di aderire persino alla ceramica, al titanio, al vetro e all’alluminio: ecco l’innovativo cerotto creato dagli ingegneri del Massachusetts Institute of Technology.
Gli scienziati della Southampton University hanno sviluppato una nanotech in cinque dimensioni, in grado di contenere fino a 360 Terabyte di informazioni. Questi piccoli dischetti possono contenere interi archivi, conservandoli per miliardi di anni.
La Cina ha costruito il radiotelescopio più grande del mondo. È costato oltre 160 milioni di dollari e ha determinato la necessità di evacuare 9mila persone. Si chiama FAST e servirà a captare messaggi e rumori inviati dall’Universo.
Lunga solo 3 centimetri, è pensata per essere impiantata in un vaso sanguigno nei pressi del cervello. I primi esperimenti sugli animali hanno mostrato risultati sorprendenti, a breve la sperimentazione sull’uomo
Fit Balance è la bilancia intelligente ideata da un giovane ingegnere calabrese. Mentre prepariamo un pasto ci dirà quanti carboidrati, proteine e grassi stiamo per mangiare. Grazie ad una fotocamera e una app per smartphone, ci aiuterà a scegliere gli alimenti giusti, controllando eccessi e intolleranze.
Ci sono date che sono destinate a diventare capitoli nei libri di storia. L’11 febbraio 2016, data della prima osservazione delle onde gravitazionali, è una di quelle. Ecco 5 video che spiegano perché
I ricercatori dell’Università di Stanford hanno sviluppato la prima batteria che si spegne da sola prima di raggiungere una temperatura eccessiva e pericolosa, per poi riaccendersi nuovamente una volta raffreddata.