Grazie ad Emergency, Labbit e lo studio Tamassociati, il Sudan ha a disposizione una struttura specializzata e gratuita per curare malati provenienti da gran parte del Continente. La parola d’ordine? Innovazione.
Science Tech
La settimana scorsa abbiamo raccontato di uno stetoscopio intelligente proveniente dagli USA. Poche ore dopo ci avete segnalato un progetto simile che viene dalla Calabria, frutto dell’ingegno italiano. Ecco la storia di Stethotelephone.
Un bambino su 100 nel mondo soffre d’autismo. L’app di PixFusion, lanciata su Kickstarter offre un concreto aiuto ai bambini che ne soffrono insegnandogli a riconoscere ed esprimere le proprie emozioni
Questo soluzione innovativa è frutto dell’ingegno italiano. Il team è guidato da Flaminia Catteruccia, docente all’Università di Perugia e alla Harvard School of Public Health: «Useremo le zanzare per eliminare le zanzare».
La start up hardware dei suoi ideatori, incubata nella Silicon Valley, ha raccolto un milione di dollari, collabora con giganti del settore e ha già messo in commercio il proprio dispositivo. Il video su Youtube è stato visualizzato 700 mila volte
È stata inserita da Forbes tra le 20 donne africane più influenti al mondo. Ora Patience Mthunzi, giovane scienziata sudafricana, è vicina al suo obiettivo: «Contrastare il virus dell’HIV con i laser»
Kenneth Shinozuka progetta e crea dispositivi dotati di sensori per aiutare gli anziani: «Il mondo che immagino è quello dove la tecnologia è davvero in grado di migliorare la vita di tutti noi».
Nei laboratori dell’Istituto Italiano di Tecnologia, un team guidato da Silvia Giordani lavora alle “nanocipolle” , nanomateriali e marcatori fluorescenti in grado di navigare verso le cellule tumorali per penetrare al loro interno e facilitarne la cura
Verrà portata in Cile e montata sul Large Synoptic Survey Telescope. Con una risoluzione di 3.2 gigapixel permetterà di svelare, a partire dal 2022, alcuni dei segreti più attesi dell’Universo.
Eko Devices ha creato uno stetoscopio intelligente che permette, grazie a un’app, di registrare e risentire quello che il medico ha ascoltato. Ma questo è solo il punto di partenza per un obiettivo più ambizioso: diventare lo Shazam della medicina.