Nella notte tra il 14 e il 15 novembre il satellite lunare nella sua fase di plenilunio sarà più grande e luminoso del solito perché sarà alla sua distanza minima dalla Terra. Non appariva così da 68 anni
La pioggia e le nuvole che coprono il cielo al centro e al sud Italia renderanno tutto un po’ più difficile. Più fortunati i residenti dalla Toscana in su. Per tutti gli appassionati di pianeti, satelliti e stelle, però, la notte tra il 14 e il 15 novembre è una di quelle cerchiate sul calendario da parecchio tempo. La Luna questa sera apparirà molto più grande e luminosa del solito. Gli astronomi parlano di un aumento della luminosità del 30 per cento e di una dimensione maggiore del 14 per cento. È per questo che il satellite della Terra che sarà possibile vedere questa notte è stato definito «superluna». Bisognerà aspettare il 25 novembre 2034 perché faccia la sua comparsa di nuovo così nel cielo.
Luna piena e più vicina alla Terra
Di miracoloso nell’evento di oggi non c’è nulla. È un fenomeno naturale che si verifica periodicamente a causa dell’orbita ellittica della Luna intorno al nostro pianeta. L’ultimo caso, però, risale a 68 anni fa (26 gennaio 1948) e quindi la curiostà e l’attesa crescono.
Per osservare una Luna così affascinante, infatti, devono verificarsi contemporaneamente due condizioni: innanzitutto che la fase lunare sia quella del plenilunio e poi che la Luna si trovi nel suo moto di rivoluzione alla distanza minima dalla Terra. Per la precisione il nostro satellite passa a circa 356.511 km dalla Terra, toccando il cosiddetto «perigeo». In realtà questo punto la Luna l’ha già raggiunto intorno alle 12.24 di oggi (ora italiana) e si è mostrata alla massima luminosità circa due ore dopo, alle 14.52 quando è diventata piena.
Per tutta la serata, però, chi avrà la pazienza di mettersi con il naso all’insù, con o senza strumenti astronomici, sarà possibile ammirare lo spettacolo del cielo. Vicino al più grande satellite terrestre sarà possibile scorgere anche le Pleiadi, il gruppo di stelle noto anche come le Sette sorelle.
Come e dove osservarla
Le condizioni migliori per osservare la Luna si verificheranno dopo il tramonto. Alcuni esperti consigliano di evitare l’utilizzo di telescopi o binocoli che potrebbero amplificare eccessivamente la luminosità già considerevole del satellite. Molti appassionati si sono dati appuntamento a Napoli all’Osservatorio Astronomico di Capodimonte dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) che, in collaborazione con l’Uan (Unione Astrofili Napoletani), rimarrà aperto gratuitamente tutta la notte.
A partire dalle ore 20 l’evento astronomico sarà presentato anche con introduzioni scientifiche in modo che il ruolo di questo satellite nella storia della ricerca e dell’esplorazione dell’uomo nello spazio possa essere compreso anche da chi non conosce perfettamente la materia.
Chi vorrà fare la sua osservazione all’area aperta dovrà sfidare invece le condizioni climatiche. Dall’altra parte del mondo, in Australia, le temperature miti daranno la possibilità di trasformare la superluna in un party sulla spiaggia. Per chi si trova nel nostro emisfero, dove le temperature sono più rigide, però, viene in soccorso la tecnologia: c’è un sito Virtual Telescope.eu che dà la possibilità di accedere ad alcuni strumenti di osservazione online.
Come fotografarla
Se le condizioni meteo lo permetteranno gli appassionati di fotografia potranno dilettarsi anche a immortalare la Luna nei suoi attimi più belli. Meglio se con un monumento a fare da sfondo. La Nasa ha messo a disposizione di tutti i consigli di un professionista della fotografia, Bill Ingalls, che degli astri ha fatto i suoi soggetti preferiti:
- Non fare l’errore di fotografare la Luna da sola senza includere nel campo un altro oggetto. In questo modo non si dà contestualizzazione alla foto e si rischia di non renderla creativa. Basta scegliere un elemento del territorio in cui ti trovi in modo da darle una localizzazione.
- Bisogna fare i compiti a casa e calcolare un po’ con la bussola, un po’ con Google maps il punto migliore per scattare una foto che abbia un senso. Una volta sul posto, però, bisogna arrangiarsi con quel che si ha senza affidarsi troppo a mezzi tecnici sofisticati, ma puntando di più sull’effetto che possono regalare luce e vegetazione circostante;
- L’osservazione di questa notte può essere anche un modo per stare insieme e per rendere lo spettacolo lunare divertente in famiglia o con gli amici. Per farlo basta personalizzare la foto, magari inserendo nel campo soggetti umani: «Ci sono molte foto fantastiche di persone che reggono la Luna nella loro mano o cose del genere. Puoi essere molto creativo così», consiglia Ingalls.
- Per chi non abbia a disposizione macchine fotografiche professionali, ma solo uno smartphone, Ingalls suggerisce di concentrarsi su qualcosa di più panoramico, cercando di bilanciare la luce a disposizione: «Dai dei colpetti sullo schermo e tieni il tuo dito sull’oggetto per mettere a fuoco. Poi muovi il dito su e giù per regolare la luminosità».