Tim Peake, in missione sulla Stazione Spaziale Internazionale, correrà oggi la maratona di Londra su un tapis roulant e servendosi di un’app per seguire e monotorare il percorso. L’astronauta, che si prepara da mesi per l’evento, tenterà di entrare nel Guinness dei Primati.
Il modo migliore per mantenersi in forma nello spazio? Facile, correre una maratona. E magari, facendolo, entrare anche nel Guinness dei Primati. Questo è l’obiettivo dell’astronauta Tim Peake, attualmente in missione nella Stazione Spaziale Internazionale, che oggi, 24 aprile, correrà la maratona di Londra. E lo farà in una stanzina angusta, senza finestre, ma con il panorama più bello del mondo davanti agli occhi.
Peake, che tornerà sulla Terra nel mese di giugno, completerà i 42 chilometri previsti su uno dei tapis roulant presenti nella stazione, tenuto fermo da alcune cinghie speciali preparate per l’occasione e da particolari moschettoni. Non è la prima volta, del resto, che Peake corre per questo evento sportivo. Già nel 1999 aveva, infatti, completato la sfida, impiegandoci 3 ore, 18 minuti e 50 secondi.
Ma in quell’occasione i suoi piedi obbedivano alla gravità terrestre.
Un record in vista
Se dovesse completare la maratona impiegando meno di 4 ore e 24 minuti, si apriranno per lui le porte del Guinness World Record: verrebbe premiato come “l’uomo che ha corso più rapidamente una maratona indossando una tuta spaziale”. Del resto, come riporta la BBC, l’astronauta inglese ha già fatto alcune mezze maratone durante le sue missioni: «Uno dei modi migliori per tenersi in forma nello spazio».
L’attesa, la tecnologia, un’app
Si tratta comunque di un evento incredibile, a cui Peake si prepara da dicembre. Ma, a onor di cronaca, non è il primo del suo genere: nel 2007, l’astronauta Sunita Williams corse, nello spazio, la maratona di Boston. E ora, il suo collega inglese, vuole seguirne l’esempio «Sono davvero impaziente di affrontare questa sfida. Durante la permanenza sulla ISS ho avuto un sacco di tempo per abituarmi al tapis roulant anche se, per una maratona, non ci si sente mai pronti».
Peake sarà legato a un paio di cinghie che, strette intorno alla vita e sulle spalle, sono in grado di generare la forza necessaria per far sì che gli astronauti possano allenare ossa e muscoli in assenza di peso: «È come correre con uno zaino. Ma alla fine basta abituarsi». Per seguire il percorso, come ricorda il Guardian, Peake avrà a disposizione un iPad e un’app, RunSocial, tramite cui scivolare tra le strade della città e tenere d’occhio il percorso.
Accanto al tapis roulant verranno posizionati dei sacchetti pieni d’acqua e, anche se non avrà una folla a sostenerlo, ci sarà l’equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale, per l’incitamento. Ultima cosa: «Avrò il monopolio dei servizi igienici per quelle ore». Cosa meno banale di quello che possa sembrare ad una prima lettura.
La cosa più divertente è però un’altra. Considerando che l’ISS si muove con una velocità di circa 28,8 mila chilometri all’ora, Peake potrebbe coprire una distanza di circa 100mila chilometri durante la sua corsa. Mica male no?