Secondo una ricerca condotta dall’Osservatorio “Internet of Things” della School of Management del Politecnico di Milano, il mercato della smart home nel 2023 in Italia ha raggiunto un valore di 810 milioni di euro, +5% rispetto al 2022. Allo stesso tempo, rallenta, però, la spesa pro capite per la riduzione degli incentivi, e a risentirne sono soprattutto le vendite di dispositivi legati al risparmio energetico.
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La smart home in Italia
Secondo la ricerca, a guidare il mercato della smart home sono: le soluzioni per la sicurezza (24%), gli elettrodomestici (19%), il riscaldamento e la climatizzazione (18%), gli altoparlanti intelligenti (16%). «Cresce il numero di aziende che propone servizi innovativi, integrando algoritmi di Intelligenza artificiale – sottolinea il direttore dell’Osservatorio, Giulio Salvadori – In forte crescita anche le offerte in grado di integrare l’IA per rilevare potenziali violazioni di sicurezza e proteggere la casa». Mentre, nei sistemi di riscaldamento e climatizzazione smart sono state lanciate offerte basate sull’uso di algoritmi di Intelligenza artificiale. Ad esempio, lavatrici che dosano in autonomia la corretta quantità di detersivo a seconda del carico o elettrodomestici che riconoscono un guasto e inviano informazioni per la riparazione. Nonostante la riduzione degli incentivi statali, mantengono un peso significativo le soluzioni per la smart home più vicine al risparmio energetico come le caldaie, le pompe di calore, i termostati, le valvole termostatiche e i condizionatori connessi. Infine, il 59% dei consumatori dichiara di possedere almeno un oggetto smart all’interno della propria abitazione, il 70% è molto soddisfatto ma sono ancora pochi quelli che hanno effettivamente connesso i loro dispositivi (38%). Il 63% di chi ha attivato funzionalità smart le utilizza frequentemente.