Nuovi laptop pensati per una utenza che presta massima attenzione all’ambiente e alla sostenibilità oltre alle performance
Quella uscita dal 2020 è una Acer diversa: è più attenta all’ambiente alla sostenibilità, come dimostrano alcuni dei prodotti lanciati in questi giorni sul mercato italiano, ma è anche un’azienda che sta cambiando sempre di più il tipo di cliente a cui offrire un prodotto differente e il più possibile unico sul mercato. Parliamo anche di un’Acer che si è trovata, grazie a una fortunata intuizione di ormai molti anni fa, con una linea di prodotti perfetta per i tempi che stiamo vivendo: i Chromebook sono il laptop perfetto per lo smartworking e per la didattica a distanza, costano il giusto e sono anche piuttosto facili da produrre pure con l’assenza di chip che sta attraversando il settore. Ecco dunque a voi la nuova Acer: che ha molte frecce al proprio arco, anche per l’utenza più esigente.
Il prezzo della sostenibilità
I più intriganti tra i prodotti presentati nel corso dell’evento next@acer di quest’anno sono senz’altro comunque quelli della linea Vero: sono gli stessi laptop Acer cha abbiamo imparato a conoscere e apprezzare in questi anni, o almeno la nuova versione di marchi ormai noti che incorporano nuovi processori e altri nuovi componenti, ma soprattutto hanno adottato nella loro costruzione (linee produttive, energia, materiali) un approccio più sostenibile. Così ecco nascere il nuovo Acer Aspire Vero, facilmente riconoscibile grazie alla scocca realizzata in materiale PCR riciclato che contribuisce ad abbattere le emissione di CO2 equivalente del 21 per cento. Anche la scatola è nuova, completamente riciclabile e offre anche la possibilità di essere in parte riutilizzata per costruire un piccolo supporto per il portatile csì da migliorare l’ergonomia.
“Essere più sostenibili ha un costo e certamente questo finisce nell’equazione che determina il prezzo dei prodotti – ci spiega Massimiliano Rossi, vicepresidente area EMEA di Acer – Ma abbiamo fatto una scelta precisa, l’azienda si è impegnata in investimenti sul medio-lungo periodo che non influiscono direttamente sul cliente”. Il prezzo dei nuovo prodotti eco-friendly è in linea con l’alternativa vecchio stile per quanto attiene i materiali, ma naturalmente Acer spera che queste nuove varianti prendano sempre più piede finendo per soppiantarle: “Abbiamo senz’altro dato maggiore attenzione all’aspetto sostenibilità: ma chi ci conosce – continua Rossi – sa che questo approccio non è nuovo per Acer. Oggi trova un nuova incarnazione, più strutturata, e punta a coinvolgere sempre di più i fornitori e tutta la supply-chain”.
Tecnicamente abbiamo davanti un laptop da 15 pollici (con schermo riciclabile al 99% a fine vita), dotato di processori Intel Core di 11a generazione con grafica integrata Iris Xe, fino a 8GB di RAM e 512GB di storage a stato solido. L’intero progetto della macchina è stato rivisto per consentire massima accessibilità alle componenti, promuovendo la riparazione più che la sostituzione laddove possibile, e non mancano comunque le dotazioni ormai standard come Wi-Fi 6 e Bluetooth 5.1 che sono indispensabili per l’utenza tipica di questo prodotto: parliamo di chi è in cerca di un PC per la produttività quotidiana senza strafare, con un prezzo adeguato (parliamo di 799 euro) e un’autonomia dichiarata di circa 9,5 ore per singola carica.
Più robusto, ma pensato per il pubblico professionale, il Travelmate Vero: qui troviamo più RAM (fino a 16GB) e storage (1TB), ma col fratello condivide il grosso della filosofia costruttiva e dell’approccio green. Esattamente come l’Aspire supporta ovviamente Windows 11 e incorpora altre novità proposte da Acer come la cancellazione del rumore ambientale durante le call-conference grazie ad algoritmi AI che sfruttano la potenza di nuovi processori montati per migliorare la qualità della conversazione. Non si tratta solo di dettagli, ma del desiderio di offrire prodotti su misura delle esigenze odierne dei clienti: che in questo caso possono anche gestire una flotta intera con una piattaforma software sviluppata da Acer che consente di modificare dettagli come il logo mostrato all’accensione o rafforzare le policy di sicurezza. Il tutto per 919 euro (prezzo di partenza), con disponibilità a partire dall’inizio del 2022.
Se tutto questo non vi basta, sappiate che ci sono anche un mini-PC (Veriton Vero Mini), uno schermo (Acer Vero BR277), mouse, muousepad e custodie marchiate Acer Vero e che fanno dell’impiego di materiali riciclati e della sostenibilità un punto di forza. Insomma ce n’è per tutti, qualsiasi sia la vostra esigenza. Non resta che decidere di iniziare a preferire prodotti green a quelli tradizionali, anche a costo di pagarli qualche euro in più.
Il primato del Chromebook
“In questo settore siamo leader a livello planetario”: Diego Cavallari, country manager di Acer in Italia, è piuttosto netto nel raccontare a StartupItalia com’è stata arricchita l’offerta di laptop basati sul sistema operativo Google, ribadendo tra l’altro l’efficacia di questi portatili “leggeri” nel rispondere alle esigenze e le richieste del consumatore che da 18 mesi a questa parte sta affrontando un nuovo modo di vivere, lavorare, socializzare e intrattenersi. “Sicuramente la pandemia ha contribuito ad accelerare la crescita di questo segmento: ma l’impegno di Acer nello sviluppo di un’offerta Chromebook parte da prima, negli Stati Uniti parliamo di prodotti con una percentuale di penetrazione in doppia cifra, inoltre riteniamo che questo sia un prodotto perfetto per il mercato educational a cui noi prestiamo da sempre massima attenzione”.
I Chromebook, continua Cavallari, sono un prodotto perfetto per le nuove generazioni di utenti: siamo tutti abituati a usare le app sul cellulare, questi laptop importano lo stesso paradigma in un sistema che in più ha una tastiera e una flessibilità d’uso superiore – pur continuando a garantire la semplicità di approccio e utilizzo di uno smartphone. Il resto lo ha fatto, inevitabilmente, lo stato delle cose: “Siamo stati in grado di riadattare la nostra strategia e ridurre al massimo le tensioni sul mercato: abbiamo lavorato per portare in mano ai consumatori tutto quanto avevamo disponibile a fronte di una domanda crescente, e assieme al gaming questo è il verticale che si è sviluppato di più”. Sono ormai più di un milione di pezzi spediti l’anno il volume generato dai Chromebook: macchine perfette per più di una categoria di clienti come ci tiene a specificare Massimiliano Rossi.
Vediamo dunque queste novità: ce n’è per tutte le tasche. A partire dal nuovo Chromebook 514 da 399 euro: che monta un processore ARM prodotto da Mediatek e che fa dell’autonomia fino a 15 ore (con ricarica rapida) e del peso di 1,3kg a fronte di uno schermo da 14 pollici multi-touch il suo punto forte anche a fronte di una costruzione robusta. Il convertibile Chromebook Spin 314 parte invece da 449 euro, e in questo caso a bordo troviamo Intel Core di 11a generazione: più flessibile anche in termini di connettività (ci sono porte USB a profusione), è anche attento all’ambiente visto che il touchpad è costruito con un particolare materiale riciclato chiamato Oceanglass, che offre al contempo una finitura premium pari a quella del vetro ma con l’impiego di plastiche riciclate nella costruzione.
Gemelli quasi identici separati alla nascita sono i Chromebook 515 ed Enterprise 515: costruiti seguendo specifiche militari per garantire robustezza e affidabilità, montano processori Intel Core e lo schermo da 15 pollici può essere anche touch se l’utente lo gradisce. Acer qui sottolinea anche la predisposizione del prodotto all’intrattenimento, con certificazione Dolby per l’audio e amplificatori intelligenti che cercano di massimizzare la resa in ogni condizione: accorgimenti che tornano comodi comunque anche quando si partecipa a una videoconferenza, attività ormai all’ordine del giorno per tutti. Alcune differenze invisibili a occhio nudo fanno crescere il costo della versione Enterprise fino a 799 euro, mentre più abbordabile resta il Chromebook 515 liscio a 499 euro.
Dulcis in fundo per questa categoria troviamo due offerte di fascia alta, analoghe a quelle che soprattutto in Nordamerica sono già piuttosto diffuse ma che da noi fin qui hanno fatto più fatica ad emergere. Parliamo di Chromebook Spin 514 e sua analoga versione Enterprise, ancora una volta quasi indistinguibili sul piano della scheda tecnica (fatta di processori Intel Core di 11a generazione, schermo 14 pollici full HD, webcam integrata ad alta risoluzione, doppio microfono a bordo). Anche questi sono costruiti seguendo le specifiche militari, e con un peso che si ferma appena sotto 1,4 chilogrammi. Prezzi a partire da 799 euro per il 514, 1.049 per la variante Enterprise.
ConceptD e Predator
Abbiamo già accennato alla crescita registrata da Acer nel comparto gaming, con la linea Predator che ha raggiunto ormai il 20 per cento circa di market share e che continua a iniettare nuova linfa in questo settore con l’introduzione di nuovi device come i proiettori GD711 e GM712 (rispettivamente a LED e dotato di lampada tradizionale), o del mastodontico e avveniristico Orion 7000 che monta già gli Intel Core di 12a generazione non ancora annunciati e addirittura restringe la scelta di scheda grafica tra le sole RTX3080 e RTX3090 di Nvidia. Quest’ultima è una macchina sulla carta davvero formidabile, grazie a raffreddamento a liquido integrato e alla scelta di adottare il meglio della tecnologia a disposizione: per esempio le DDR5, schede di rete dalle performance massime, diversi slot per l’espansione dello storage, oltre ovviamente a un sistema di illuminazione multicolore irrinunciabile n questo settore. Prezzi a partire da 1.399 euro per i due proiettori, mentre per il nuovo Orion restiamo in attesa di una data di lancio sul mercato e di un prezzo (se ne riparlerà nel 2022 probabilmente).
La linea ConceptD è anch’essa poi uno dei fiori all’occhiello di Acer: “Ascoltiamo sempre con attenzione i nostri clienti, e abbiamo notato che una parte rilevante di chi acquistava e utilizzava i prodotti gaming non si dedicava unicamente ai videogiochi” ci racconta Massimiliano Rossi, sottolineando come da alcuni anni a questa parte il criterio e l’approccio seguito da Acer sia sempre più votato al design e alla progettazione derivanti dall’analisi delle richieste e delle abitudini dei clienti. “Anche in questo caso i ConceptD nascono per rispondere a un’esigenza: è un mercato limitato in termini di quantità, ma la nostra filosofia è offrire sempre il prodotto giusto per offrire performance di un certo tipo”.
I ConceptD sono decisamente un prodotto raffinato per quanto attiene il design e i materiali impiegati, ma integrano pure soluzioni tecniche particolari: se le performance sono garantite da Intel con i suoi Core di 11a generazione, Acer ci mette del suo offrendo sul modello SpatialLabs uno schermo compatibile con la visione 3D stereoscopica che non richiede occhiali speciali per essere utilizzata, oppure sul modello Ezel un display che si abbassa e si inclina sopra la tastiera per garantire ai creator di poter interagire con lo stilo con il pannello touch come fino a poco tempo fa avrebbero potuto fare solo con hardware esterno dedicato.
Il cliente-tipo del ConceptD è l’architetto, il grafico, l’animatore: parliamo dei creativi, che oggi qualcuno chiama come già detto “creator”, che possono trovare qui le performance e le dotazioni necessarie a usare programmi per il fotoritocco, per l’animazione, per la modellazione, per la creazione di contenuti di ogni tipo. Per loro sono stati scelti e montati pannelli validati Pantone per quanto attiene la colorimetria (delta E<2: ci siamo capiti), per loro Acer ha avviato uno specifico programma di sviluppo software per garantire pieno supporto all’Unreal Engine. Il tutto continuando a garantire autonomie superiori alle 10 ore e un peso che in alcuni casi resta agevolmente sotto i 2 chilogrammi.
I prezzi della linea ConceptD purtroppo vanno di pari passo con le prestazioni: il ConceptD 7 SpatialLabs Edition, con schermo UHD/FHD stereoscopico, costa ben 3.799 euro – ma va aggiunto che si tratta di un prodotto probabilmente unico sul mercato. Più avvicinabili gli altri modelli: il più intrigante è senz’altro il ConceptD 3 Ezel a 2.199 euro, che fa dello stilo integrato con lo schermo orientabile il suo punto di forza, mentre il più economico è il comunque valido ConceptD 3 che parte da 1.199 euro ma vanta in ogni caso un display 16 pollici in formato 16:10 e una RTX3050Ti a bordo.