Allergenio è l’app che permetterà alle persone con allergie e intolleranze di potersi godere, in piena serenità , una cena fuori casa. Lanciata da Andrea Casadio, l’app chiuderà a giorni il suo primo round di finanziamenti
Si è occupato da sempre di marketing e comunicazione e negli ultimi anni ha applicato queste skills all’attività di famiglia, una pasticceria gestita dalla moglie. Ma è stato il 13 dicembre 2014, con l’entrata in vigore del Regolamento europeo 11/69, che Andrea Casadio ha avuto l’intuizione che ha poi portato alla nascita della startup Allergenio: “La biologa nutrizionista nostra consulente ci informò che da quel giorno avremo dovuto compilare un registro allergeni. Nessuno sapeva come avremmo dovuto procedere, ma ci siamo iniziati a documentare sul temaâ€, spiega Casadio.
Un progetto nato per migliorare la vita della figlia
Studiando varie ricerche sul tema, Casadio comprende che questa legge può essere una leva per innovare un mercato i cui bisogni sono a lungo rimasti scoperti, senza un’offerta adeguata: “Mia figlia Alessia ha otto anni e dalla nascita è intollerante a cioccolato e fragole. Il mio desiderio è migliorare non solo la sua vita, ma quella di tutte quelle persone con allergie e intolleranze alimentari: uno dei momenti che per molti di noi può sembrare banale, ovvero una cena o un pranzo al ristorante, per chi ha un’intolleranza o un’allergia è qualcosa a cui spesso si deve rinunciareâ€, continua Casadio.
I dati SIAAIC, Società Italiana di Allergologia, Asma ed Immunologia Clinica, presentati durante Expo 2015, raccontano che sono quasi 10 milioni gli italiani intolleranti e allergici ad un alimento. Inoltre, più di 12 milioni di persone, di cui nove milioni di lavoratori, mangiano ogni giorno al bar o al ristorante, consumando ogni anno 1,8 miliardi di pasti per una spesa di 12 miliardi e mezzo di euro. La maggioranza di queste persone, però non conosce con esattezza gli ingredienti presenti nella pietanza.
“L’obbligo di legge ha formalizzato il diritto di intolleranti e allergici ad avere un’informazione più chiara e trasparente e, nel contempo, apre le porte di un nuovo business per tutti quei ristoratori che decideranno di fare della qualità il proprio cavallo di battagliaâ€, chiarisce Casadio.
Grazie alla partnership con l’Università degli studi di Firenze, Casadio e il suo team ha realizzato il primo database al mondo in grado di identificare gli allergeni tra oltre 18.000 ingredienti, secondo quanto dettato dall’allegato 2 del regolamento europeo 11/69. “Il ristoratore inserisce gli ingredienti, crea la sua ricetta partendo da zero e in automatico Allergenio evidenzia gli allergeni presenti. Questo passaggio diventa fondamentale, perché purtroppo l’Unione Europea – nel regolamento- non ha stilato una corrispondenza tra ingredienti e allergeni. I professionisti non possono ovviamente agire allo sbaraglio, senza informarsi, pena pesanti multe fino a 40.000 euro da parte dell’autorità giudiziaria, nonché sanzioni penaliâ€, chiarisce Casadio.
L’app per riconoscere gli allergeni
Allergenio lancerà quest’anno un’app consumer free chiamata IO, che permetterà al consumatore di conoscere i ristoranti e i locali che stampano quotidianamente il registro allergeni. L’app potrà quindi fornire una guida per le persone allergiche e intolleranti, che sapranno dove poter andare a consumare un pasto in base al menù del giorno. “È stata mia figlia a ispirare il nome di questa app, perché l’intolleranza o l’allergia non abbandona mai la persona, è un elemento soggettivo. Si tratta di qualcosa che non si può lasciare a casa e ignorare, per andare poi al ristorante e mangiare quello che più piaceâ€, continua Casadio.
Fra pochi giorni, Allergenio chiuderà il suo primo round di finanziamenti. “Dopo un anno e mezzo di trattative, questo round ci permetterà di scalare finalmente sul mercato. Dopo 47 pitch siamo finalmente arrivati a una svoltaâ€, conclude Casadio.