Sviluppato dai ricercatori del Little Devices Lab del MIT, permette di analizzare campioni di sangue o urine a prezzi inferiori rispetto agli esami tradizionali
Gli strumenti diagnostici rappresentano una delle voci più significative del bilancio sanitario. Questo fattore diventa tanto più incisivo nei paesi in cui esistono problemi economici tali da ridurre la qualità e la quantità delle cure offerte ai cittadini. Ampli è un kit che prova a rispondere almeno in parte a questa esigenza.
Consente ai tecnici di assemblare in maniera autonoma, come se stessero giocando con i Lego, dei blocchi che possono quindi servire a individuare una gravidanza, a misurare il contenuto di glucosio nel sangue o a diagnosticare un’infezione.
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Come viene analizzato il campione
Il tutto è possibile perché il sistema è modulare: un mattoncino viene usato per raccogliere il campione di sangue o di urina; un altro lo fa scorrere; un altro ancora contiene una carta che è in grado di reagire in modo diverso a seconda delle esigenze. In questo modo, non c’è necessità che il campione passi per un laboratorio. L’esito dell’esame è quasi immediato. Il tutto al costo approssimativo di circa un dollaro. I blocchetti possono poi essere sterilizzati per essere riutilizzati ed è sufficiente acquistare solo le carte e i reagenti. L’idea è stata sviluppata dal Little Devices Lab del Mit.
Test economici per aree disagiate
I ricercatori del MIT hanno pensato a questo sistema proprio per diagnosticare alcune malattie che sono epidemiche in alcune regioni del mondo. Un test per Ebola, ad esempio, può costare 2 dollari a fronte dei 25 richiesti da un esame tradizionale. Al momento, però, la tecnologia non ha ottenuto l’approvazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità apparentemente per motivi burocratici.
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Il sogno di arrivare in tutto il mondo
I ricercatori del MIT sono comunque intenzionati a organizzare un team per arrivare alla produzione su larga scala di questi test da diffondere in giro per il mondo. Il tutto sarà possibile grazie alla collaborazione con vari laboratori in Cile, Nicaragua, Honduras, Senegal, Spagna e Stati Uniti. «La nostra speranza è che quando – Dio non voglia – dovesse avvenire una crisi di Ebola e i medici americani o europei proponessero test altamente tecnologici per 20 dollari, qualcuno potrà tirare fuori dalla tasca un test e dire: “Beh, abbiamo fatto questo la settimana scorsa, costa due dollari e fa la stessa cosa”», ha detto ironicamente a Fast Company Jose Gomez-Marquez, codirettore del Little Devices Lab.