Giovani, scuole e lavoro, dentro il laboratorio di fabbricazione digitale di Schio (in provincia di Vicenza)
MegaHub, è il laboratorio di fabbricazione digitale di Schio (in provincia di Vicenza), nato dall’impegno della cooperativa sociale Samarcanda e inaugurato a maggio 2016. Samarcanda – spiega Giovanni Gasparin, 33 anni, founder di MegaHub – è sul campo da diversi anni nelle politiche giovanili. «Ci siamo resi conto che erano tanti i ragazzi alla ricerca di formazione e di un luogo condiviso dove poter lavorare, soprattutto nel campo dell’artigianato», dice ancora Giovanni. «Tante idee, ma pochi spazi per prototiparle e poi produrle». Ecco, MegaHub nasce da questa esigenza. «Come cooperativa sociale – ha aggiunto – ci siamo messi in sintonia con il territorio». Negli spazi di via Paraiso 60 (350 metri quadrati) lavorano 6 ragazzi. All’interno di un ex maglificio, ecco dove ha sede MegaHub. «Uno spazio dove il lavoro se n’è andato con la crisi degli anni Ottanta – ha spiegato Gasparin – Sartori, per intendersi, era la prima fabbrica tessile d’Italia». E dalla loro fabbrica di tessuti i ragazzi di MegaHub dialogano con il territorio. Scuole comprese. «Con tre istituti comprensivi lavoriamo ad un progetto per fornire 100 kit di robotica, formazione compresa». Con l’idea poi «di costituire una startup per vendere i progetti».
Coworking, modello sostenibile per il FabLab
Nel MegaHub di Schio c’è una officina condivisa con falegnameria e carpenteria che ha «10 box che artigiani possono affittare gli spazi». Per sperimentare e testare i loro prototipi. L’officina è una parte del FabLab vero e proprio dove le macchine «sono a disposizione del pubblico. I cittadini – spiega Gasparin – possono usufruirne». Ma come ha risposto il territorio? Giovanni prova a tirare un primissimo bilancio, nonostante i pochi mesi di attività . «Un dato su tutti. Su 10 postazioni 8 sono affittate. L’interesse c’è e ci stiamo interrogando giorno per giorno sul nostro modello». Come abbiamo già più volte scritto, uno dei nodi gordiani dell’esistenza dei FabLab è il loro modello economico. Ovvero, come si sostengono? Il tema riguarda anche MegaHub. «La struttura si sostiene con gli affitti degli spazi e facendo corsi» spiega Giovanni Gasparin.Â
Il Veneto e il bando per i 20 FabLab regionali
Coworking, corsi, ma anche bandi. La possibilità di un modello sostenibile per un FabLab può contare anche sulle risorse stanziate dalla politica. Anche in Veneto. Dove, come sottolinea Gasparin, «siamo particolarmente fortunati». Infatti la Regione Veneto è stata tra le regioni più virtuose in termini di stanziamento di risorse per i FabLab, con il bando per i 20 laboratori di fabbricazione digitale (dove è rientrato anche MegaHub). «I Comuni – aggiunge ancora Gasparin – posso fare molto, ma in termini di divulgazione nei territori. Come MegaHub abbiamo 34 Comuni partner».