I due episodi in stile “Pirati dei Caraibi” veleggiano verso la console Nintendo
Assassin’s Creed The Rebel Collection non è un capitolo inedito della nota e apprezzata saga di Ubisoft. Chiariamolo subito per evitare fraintendimenti. Costituisce, invece, un prelibato pacchetto che racchiude due degli episodi più innovativi, realizzati sull’onda della saga cinematografica Pirati dei Caraibi: ovvero Black Flag e Rogue. Il primo arrivò anche su Wii U, il secondo segnò l’addio alle scene della saga dalla passata generazione di console, senza però mai approdare su console Nintendo, quindi può per certi versi essere considerato un inedito.
Lo scrigno di Assassin’s Creed The Rebel Collection
Partiamo da Assassin’s Creed IV – Black Flag, il titolo che più di ogni altro rappresentò una rottura rispetto ai canoni della serie, ampliando le meccaniche delle battaglie navali (già introdotte nel terzo capitolo) fino a farle diventare le reali protagoniste dell’avventura. Fino ad allora erano sempre state le città il fulcro dell’azione di gioco, città che potevano essere esplorate orizzontalmente e soprattutto verticalmente dagli agilissimi protagonisti. Con Black Flag ricoprono invece un ruolo minore perché l’azione si sposta nel mezzo del Mar dei Caraibi.
Intendiamoci, c’è ancora la possibilità di setacciare palmo a palmo insediamenti settecenteschi ricostruiti con fedeltà certosina, come L’Avana, Kingston o Nassau, la famigerata patria dei pirati, ma con l’oceano che si estende a perdita d’occhio tutto attorno a noi, difficilmente si rimane a lungo a terra. Di gran lunga meglio arruolare una ciurma, trovare una nave e salpare in cerca di tesori e facili bottini, facendo magari rotta verso la mitica isla de la Tortuga.
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Black Flag è senza dubbio il capitolo più intrigante di Assassin’s Creed The Rebel Collection: gli sviluppatori hanno saccheggiato il fertile periodo storico che vedeva i mari del nuovo mondo solcati da bucanieri, pirati e corsari e al giocatore viene concesso di fare esattamente tutto ciò che ha visto più e più volte al cinema, nelle avventure di Jack Sparrow, o in serie televisive di successo come Black Sails.
Le cose da fare non mancano: si possono abbordare i mercantili, ingaggiare combattimenti con i forti britannici e spagnoli, recuperare vecchie mappe del tesoro, andare a caccia del mitico oro delle civiltà precolombiane, potenziare la propria nave, cacciare orche e balene e persino immergersi nell’oceano, tra squali e meduse, alla ricerca di bottini affondati.
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Nonostante abbia diversi anni sulla prua (Black Flag è del 2013), la Jackdaw, la fidata nave del capitano Edward Kenway veleggia ancora in modo sinuoso e insolente. In più, in Assassin’s Creed The Rebel Collection troviamo le due avventure di contorno che un tempo venivano vendute separatamente: Grido di Libertà e Aveline, mini-campagne che ci permetteranno di impersonare due nuovi personaggi (uno sarà il nostro quartiermastro Adewale) che varieranno leggermente il gameplay.
Cosa ci aspetta in Rogue
Venendo invece al secondo capitolo racchiuso in Assassin’s Creed The Rebel Collection, ovvero Rogue, si tratta con ogni probabilità di uno degli episodi maggiormente sottovalutati, finito nel cono d’ombra del successore, Unity, il primo dell’attuale generazione di console.
Assassin’s Creed The Rebel Collection rappresenta la ghiotta occasione di scoprire uno dei titoli più curiosi. A iniziare dal fatto che il suo protagonista, il ribelle Shay Patrick Cormac, è un Assassino pentito e braccato dalla Confraternita in quanto, deluso dalla spregiudicatezza del proprio ordine, ha deciso di trovare riparo tra le file della fazione opposta, quella dei templari.
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Anche in Rogue troviamo la possibilità di navigare, ulteriormente arricchita dal fatto di poter subire degli arrembaggi (in Black Flag li si poteva soltanto fare). Sul fronte cittadino, avremo finalmente la possibilità di tornare nella New York già vista in Assassin’s Creed III.
Tutti i DLC presenti
Ma torniamo al discorso dei DLC, perché, come già anticipavamo, Assassin’s Creed The Rebel Collection racchiude nel proprio forziere piratesco tutti i contenuti precedentemente venduti separatamente. In tutto sono:
Le rughe dovute al sole e alla salsedine
Veniamo ora all’analisi del comparto tecnico. Rispetto alla versione apparsa su Wii U, Black Flag approda su Switch forte dell’alta definizione. Purtroppo, rispetto alle versioni PC e PS4, il gioco è stato smagrito di tutti gli effetti speciali che rendevano ancora più coinvolgenti i combattimenti navali: il fumo dei cannoni è ridotto al minimo e le onde più grosse non bagnano il ponte della nave. Il risultato è comunque notevole, in versione portatile persino sbalorditivo, mentre giocandoci in salotto qua e là è possibile accorgersi come sia ancorato alla passata generazione di console.
Per quanto riguarda Rogue, non abbiamo paragoni diretti con altre console Nintendo perché è al suo debutto sull’ammiraglia della Casa di Kyoto ma, in compenso, anche in questo caso dobbiamo notare che svolge più che degnamente il suo lavoro. Un’unica nota leggermente negativa riguarda il doppiaggio in italiano: deve essere scaricato a parte, dallo store Nintendo. In più, Ubisoft (a questa conversione ha lavorato anche il team di Milano) ha apportato diverse modifiche alle meccaniche ludiche che sfruttano le caratteristiche dello Switch: modalità portatile, rumble HD, interfaccia touch screen e sistema di puntamento con comandi di movimento. Non ci si può proprio lamentare. In un unico pacchetto ci aspettano tra le 45 e le 55 ore di gioco, due storie intriganti e un gameplay che, nonostante gli anni trascorsi, continua ad affascinare. Insomma, un ottimo regalo di Natale.