Il tir che abbiamo guidato a distanza qualche mese fa continua a convincere: parte l’espansione negli Stati Uniti
Non è un tir vero e proprio ma un mezzo autonomo particolare dal design futuristico. E tutto elettrico. Qualcosa che potrebbe uscire dalla mente di Elon Musk, per esempio. Solo che a partorirla è stata una startup svedese che ha appena raccolto ben 25 milioni di dollari in un round di Serie A che ovviamente sfrutterà per fare il salto nel mercato statunitense.
I nuovi finanziatori di Einride
La startup si chiama Einride, è specializzata nello sviluppo di veicoli a guida autonoma e ha convinto Eqt Ventures e NordicNinja VC, un fondo sostenuto da nomi come Panasonic, Honda, Omron e la Japan Bank for International Cooperation. Al round hanno partecipato anche Ericsson, Norrsken, Plum Allery Investments e Plug and Play Ventures. Al momento, la startup ha messo in cassetta 32 milioni di dollari. Qui il nostro racconto: ne abbiamo guidato uno, di tir Einride, a distanza, grazie al 5G di Ericsson qualche mese fa al Mobile World Congress di Barcellona.
La partnership con Db Shenker
Il veicolo, come si diceva, non è esattamente un tir. Anche se dovrà servire a compiti simili. Dallo scorso maggio è in fase sperimentale. Fondata nel 2016, Einride ha già all’attivo una serie di contratti con diverse aziende come il provider di logistica Db Shenker, con cui ha già lanciato un programma pilota di trasporti automatizzati, e la catena di supermercati Lidl. A quanto pare sarebbero già pronti una serie di accordi con alcune società di commercio al dettaglio statunitensi, anche se non sono state diffuse altre informazioni in merito.
Assunzioni di altre risorse, investimenti nelle piattaforme software, espansione internazionale, in particolare negli States, dove Einride – lanciata appena nel 2016 – aprirà una sede il prossimo anno: questi e altri gli obiettivi che dovranno essere finanziati dai 25 milioni di dollari. “La nostra ambizione è di stravolgere l’industria dei trasporti e chiudere il nostro round di Serie A è un passo che ci porta vicino a questo obiettivo – ha spiegato il cofondatore e Ceo Robert Falck – i finanziamenti ci consentiranno di iniziare a espanderci negli Stati uniti, distribuendo la nostra tecnologia e incrociando la domanda crescente dei consumatori”.
La sperimentazione su strade pubbliche
All’inizio di quest’anno il mezzo di Einride, privo di abitacoli per i guidatori, è diventato il primo tir elettrico e autonomo a operare per DB Shenker su strade pubbliche con una speciale autorizzazione. “Plum Alley Investment è orgogliosa di sostenere la soluzione completamente elettrica di Einride verso una evoluzione in un settore da 2mila miliardi – ha spiegato Avantika Daing, Managing director and Partner di Plum Alley – l’approccio multimodale alla logistica autonoma include un’ampia serie di software che consente agli operatori di aumentare l’efficienza tagliando le emissioni di CO2”. Il mondo dei trasporti è responsabile di circa il 30% del totale.