Una nuova tecnologia, sviluppata dall’Università di Stanford, permette di manipolare volti ed espressioni facciali partendo da un video. Il risultato è inquietante: da Trump a Obama, da Bush a Putin. Creare una bufala non è mai stato così facile.
Manipolare volti e creare video, apparentemente reali, ma che in realtà sono il risultato di una perfetta illusione. Questo è l’obiettivo di una tecnologia sviluppata dalla Stanford University, dall’Università di Erlangen e Norimberga e dal Max Planck Institute for Informatics. Si chiama Face2Face ed è abbastanza inquietante:
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Animare le espressioni facciali
Ciò che colpisce di più è la facilità con cui i protagonisti nel video vengono stravolti. Tutto muta grazie ad alzate di sopracciglia, movimenti labiali, sorrisi forzati e ghigni malevoli. Basta un attimo e personaggi come Barack Obama e George Bush, come Vladimir Putin e Donald Trump, diventano marionette nelle mani di chi è in grado di attribuire loro smorfie, frasi ed espressioni facciali di qualunque tipo. Basta trovare un bravo attore, che sia anche imitatore, e il gioco è fatto.
Creare una bufala non è mai stato così facile.
I creatori di Face2Face non hanno dubbi: «Vogliamo solo animare le espressioni facciali di un video. Grazie alla bravura di un attore si ottiene un filmato, certamente manipolato, ma del tutto realistico». Ma se questo potrebbe aiutare registi e montatori nella realizzazione di film e documentari e altrettanto impossibile non vedere il rovescio, oscuro, della medaglia.
Come funziona
Questa tecnologia è in grado di catturare l’espressione di una persona davanti a una webcam e sovrapporla a quella di un filmato originale. Con estrema rapidità e precisione. Partendo dalla bocca, il punto che solitamente presenta maggiori punti in comune tra due persone e che favorisce il miglior risultato possibile.
Ovviamente un occhio esperto (ma anche chiunque dotato di buonsenso) riuscirà a riconoscere un eventuale video “fake” realizzato con Face2Face. Ma nonostante questo è indubbio l’effetto che si ottiene. I risultati del progetto saranno presentati a giugno e solo dopo si programmerà un’eventuale uscita sul mercato. Resta l’inquietudine, soprattutto in un mondo dove le bufale hanno vita lunga e si diffondono così velocemente.
Fonte: http://www.graphics.stanford.edu/~niessner/thies2016face.html