Il nuovo satellite Aeolus, sviluppato dall’Agenzia Spaziale Europea, entrerà in orbita il 21 agosto e darà il via ad una vera e propria rivoluzione nelle previsioni meteorologiche (più precise fino a 7 giorni)
Rivoluzione nelle previsioni meteo, che saranno più precise fino a 7 giorni, grazie ai dati raccolti dal satellite Aeolus, dell‘Agenzia Spaziale Europea, e dallo strumento laser che permetterà di studiare venti, nubi e atmosfera inviando a Terra dati ogni tre ore.
Il satellite Aeolus ha completato la fase di test nella struttura della Airbus, a metà giugno lascerà Tolosa per raggiungere la Spagna e da lì raggiungerà la base europea di Kourou, nella Guyana Francese, dove il 21 agosto è previsto il lancio con il razzo Vega. Sarà pienamente operativo tra marzo e aprile 2019.
Con a bordo dei laser all’avanguardia, mai lanciati nello spazio, Aeolus fornirà informazioni sui venti della Terra, sugli aerosol e sulle nuvole: ciò non solo farà avanzare la nostra conoscenza delle dinamiche dell’atmosfera, ma fornirà anche le tanto necessarie informazioni per migliorare le previsioni meteorologiche. Ottime notizie dunque per i meteorologi e per tutti quelli che si lamentano delle previsioni meteo sbagliate, soprattutto in situazione di forte instabilità atmosferica
“Aeolus raccoglie una sfida scientifica complessa” e utilizza una tecnologia mai sperimentata finora nello spazio, ha detto a Tolosa il direttore dei programmi di Osservazione della Terra dell’Esa, Josef Aschbacher. “Non è una missione operativa, che richiederebbe più satelliti e continuità”, ma sicuramente getta le basi per avere previsioni meteorologiche più precise, estendendole fino a sette giorni”.
Aladin – Lo strumento laser
Cuore di tutto il sistema è lo strumento laser chiamato Aladin (Atmospheric LAser Doppler INstrument). Un lidar, ossia una sorta di radar che invia impulsi laser per raccogliere dati che permettano di ricostruire il profilo dei venti, la loro composizione e le altezze alle quali si muovono, la dinamica dell’atmosfera e le caratteristiche delle nubi, la composizione delle molecole e dell’aerosol, con le particelle e polvere e gocce di acqua nelle nuvole.
Basato su diversi anni di lavoro, questo strumento all’avanguardia comprende due potenti laser, un grande telescopio e dei ricevitori molto sensibili. Il laser genera una luce ultravioletta che viene indirizzata verso la Terra. Questa luce rimbalza dalle molecole dell’aria e dalle particelle piccole come per esempio polvere, ghiaccio e goccioline di acqua presenti nell’atmosfera. La frazione di luce che si riflette di ritorno verso il satellite viene raccolta dal telescopio di Aladin e misurata. Il movimento delle molecole dell’aria, delle particelle o delle goccioline, fa sì che la luce riflessa cambi leggermente frequenza. Comparando le frequenze ricevute alle varie altitudini con il laser originale, possono essere determinati i venti che sono al di sotto del satellite.
Proprio per la sua importanza e delicatezza è stato deciso l’insolito viaggio via mare e non in aereo. Il viaggio in mare durerà dieci giorni e poi comincerà la campagna di lancio a Kourou, della durata di otto settimane.
Prossime tappe
Il viaggio in mare durerà dieci giorni e poi comincerà la campagna di lancio a Kourou, della durata di otto settimane. La prima fase di test per la validazione in orbita si concluderà in ottobre e in gennaio e una seconda fase è in programma fino a gennaio 2019, quindi il satellite sarà pienamente operativo fra marzo e aprile 2019.
Frutto di 16 anni di lavoro, la missione è quindi una prima assoluta. E’ diversa anche l’orbita alla quale lavorerà Aeolus: mentre gli altri satelliti per l’osservazione della Terra si trovano alla quota di circa 800 chilometri, questo satellite sarà molto più vicino, a circa 320 chilometri, con 16 passaggi al giorno al ritmo di 1 ogni 90 minuti. Per questo i dati che invierà a Terra ogni tre ore promettono di rendere più precise le previsioni meteorologiche e hanno suscitato una grande aspettativa a livello internazionale, accanto a una forte collaborazione internazionale, anche da parte di Nasa e Noaa.