Clelia Tosi, head del Fintech District milanese: “I due macro trend quest’anno sono pagamenti e lending. C’è molto interesse anche verso il mondo delle crypto, dell’insurtech, del Web 3 e del metaverso”
La tre giorni che ha preso vita negli spazi dell’Hotel Melià, in via Masaccio, a Milano, si propone di esplorare traguardi e nuove frontiere del Fintech. Giunto alla sua terza edizione, Milan Fintech Summit vuole aiutare l’intero ecosistema fintech italiano a crescere, attrarre interesse e investimenti anche da parte di player internazionali e accendere i riflettori sul ruolo centrale di Milano come capitale dell’innovazione a livello europeo.
Dal 2018 al 2021, le aziende Fintech in Italia sono cresciute anno su anno del 28%, passando da 299 a 564, con la città meneghina che guida questa crescita e attrae sempre più investimenti, ospitandone oltre il 45% (secondo i dati forniti da FDI Unit – Foreign & Direct Investments Unit di Milano&Partners).
“Mi piacerebbe raccontare altri casi di successo come Satispay”
L’appuntamento, che si chiuderà il 7 ottobre, vuole fare luce sui macrotrend che guidano l’ecosistema del fintech in Italia; un settore che è in costante crescita e che sta rivoluzionando i servizi finanziari con nuovi prodotti e soluzioni per i consumatori. Creare una cultura dell’innovazione finanziaria è una grande opportunità ma anche una necessità per il Paese e formare nuove generazioni di talenti è l’unico modo per trovare soluzioni concrete. Abbiamo chiesto a Clelia Tosi, head del Fintech District milanese, di parlarci dei trend e delle direttrici di interesse del settore.
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I nuovi trend del Fintech
“Possiamo dire che, oggi, sono principalmente due i macro trend che si percorrono: quello dei pagamenti e del lending, dove abbiamo aziende consolidate e stiamo iniziando a suscitare interesse anche all’estero – afferma la direttrice – In particolar modo, il Fintech guarda con interesse ai settori del tech, con la forza dell’intelligenza artificiale e l’applicazione della blockchain; all’insurtech e al fintech for good, che vanno a disintermediare e intermediare i bisogni della valutazione del credito; al mondo crypto, al web3 e al metaverso.”
“Le aziende italiane devono proiettarsi in un’ottica globale sin dalla nascita e guardare all’Estero”
“Questi ultimi – prosegue – sono ancora da scoprire, siamo agli inizi, ma credo che rappresentino nuovi modi per interagire senza essere totalmente disruptive come, ad esempio, la blockchain. Il comparto dell’insurtech offre grandi opportunità, e credo molto nell’open insurance, che ha spinto alla collaborazione con il mondo assicurativo. C’è anche da dire che si devono ancora fare i conti con diversi ostacoli, come quanto avviene con le polizze parametriche che dovrebbero andare incontro a una clientela che cambia. Ma anche su questo punto ci sono casi di successo a livello internazionale. A livello europeo c’è ancora tanto da fare; le aziende italiane devono proiettarsi in un’ottica globale sin da subito; dalla nascita, e guardare all’estero”.
Chi ci sarà al Milan Fintech Summit
Con oltre 90 relatori, tra gli altri sotto la regia del conference chair Alessandro Hatami, si alterneranno sul palco gli unicorni stranieri operativi in Italia rappresentati da: Erik Podzuweit Founder e Co-CEO di Scalable Capital, Alexandre Prot Co-Founder e CEO di Qonto, Lukas Enzersdorfer-Konrad Deputy CEO di Bitpanda. Sul palco anche il keynote speaker Sopnendu Mohanty, Chief Fintech Officer della Monetary Authority of Singapore, Matthias Kroener, Carlo Gualandri CEO di Soldo, Giuseppe Vegas Chairman di Arisk ed ex presidente di Consob, Paolo Zaccardi Co-founder e CEO di Fabrick, Clément Mauguet Co-Founder di Agicap, Sergio Zocchi CEO di October Italia e Presidente di Italia Fintech. Dagli Stati Uniti intervengono Omobola Johnson, ex Ministro delle tecnologie e della comunicazione in Nigeria e Senior Partner di TLcom Capital, e Brett King, autore di best seller e Host di Breaking Banks.
Tra le novità di quest’anno ci sono: la sessione “V for VC (or CVC)”, in cui aziende selezionate presentano i propri pitch a investitori italiani e internazionali; la sessione “Everything You Always Wanted to Know from Authorities (But Were Afraid to Ask)”, durante la quale i rappresentanti di Consob e Milano Hub – Banca D’Italia rispondono alle domande del pubblico, e l’area espositiva in cui le aziende partner presentano le proprie soluzioni e sono a disposizione per incontri e dimostrazioni.
“Oggi, chi riesce a lavorare bene in Italia nel settore del Fintech molto probabilmente riuscirà a farlo bene anche all’estero perché la legislazione italiana è molto più attenta rispetto a quella europea”
“L’Italia è un centro di attenzione per l’ecosistema Fintech, e suscita interesse – conclude la direttrice Tosi – Questo è un buon segnale e spero che da questo Summit escano nuove collaborazioni e investimenti. Mi piacerebbe raccontare di altri casi di successo come Satispay e mi piacerebbe che questi grandi traguardi si festeggiassero più spesso”.