A Natale verrà venduto un milione di droni. Per far fronte a tutto ciò il Governo USA ha deciso di attuare nuove regole (un registro obbligatorio); nuove sanzioni (una da quasi 2 milioni di dollari) e adottare nuove tecnologie (per individuare i voli illegali negli aeroporti)
La Federal Aviation Administration, l’agenzia del Dipartimento dei Trasporti statunitense incaricata di regolare e sovrintendere l’aviazione civile, ha dichiarato guerra ai voli di droni non autorizzati. Negli ultimi mesi, infatti, ha condotto diverse operazioni volte sia a prevenire possibili incidenti (ad esempio con gli aircraft) che ad assicurare una maggiore sicurezza per le persone. Operazioni che negli ultime settimane si sono intensificate e che spesso sono coincise con richieste di sanzioni particolarmente alte o con un irrigidimento dei regolamenti.
Una multa da record
Ha fatto abbastanza scalpore, ad esempio, la notizia di una proposta di multa da quasi due milioni di dollari per la SkyPan International, un’azienda che opera nel settore della fotografia digitale, per alcuni voli illegali sopra New York e Chicago. Secondo il Wall Street Journal, alcune delle fotografie sarebbero state scattate durante 63 voli di cui 43 vicino agli aeroporti. Si tratta di una cifra che, se fosse confermata, rappresenterebbe un precedente di indubbia importanza.
Una nuova tecnologia contro i droni non autorizzati
Ma non è finita qui. L’ente governativo ha annunciato un ulteriore accordo con la CACI International, azienda specializzata nell’elaborare soluzioni per la sicurezza nazionale, per testare una nuova tecnologia che sarebbe in grado di individuare droni non autorizzati nei pressi degli aeroporti fino ad un raggio di 5 miglia. In questo modo sarebbe molto più facile risalire ai piloti che effettuano voli pericolosi in spazi delicati e perseguirli per legge.
È responsabilità dell’agenzia identificare possibili falle nella sicurezza e risolverle prima che si presenti un incidente
Si tratta di un problema che la FAA ha deciso di risolvere con estrema urgenza. Soprattutto vista la moltiplicazione delle segnalazioni di aeromodelli presenti in zone limitrofe alle piste di decollo e atterraggio. «Ci sono molti appassionati che sono inconsapevoli di volare in uno spazio aereo condiviso» ha ribadito in una nota il vice Presidente Micheal Whitaker. «Una delle sfide maggiori per noi è riuscire a integrare con successo questi droni nel nostro spazio aereo. Ma per farlo dobbiamo prima far capire agli operatori che la sicurezza aerea viene prima di tutto».
Il registro dei UAS (sistemi aerei senza pilota)
L’ultima news, infine, riguarda un’altra misura che Michael Huerta, amministratore delegato della FAA, ha deciso di portare avanti insieme al Ministero dei Trasporti: «Abbiamo deciso insieme di creare una Task Force per perfezionare il processo di registrazione per i sistemi aerei senza pilota».
Queste parole fanno seguito all’annuncio di qualche giorno fa, riportato ad esempio da NBCNews, che riguarda la decisione dell’ente di costituire un registro per chi ha acquistato o acquisterà un drone. Soprattutto in vista del Natale e del possibile boom di vendite di velivoli di questo tipo (si parla addirittura di un milione di nuovi acquisti). Un’implementazione che verrà accompagnata da una serie di raccomandazioni utili per far sì che gli operatori dilettanti possano adeguarsi alla richiesta del Governo.
Secondo le prime indiscrezioni questa nuova task force sarà composta da circa 30 diversi rappresentanti scelti tra tutti gli attori che fanno parte di questo mondo: le scuole universitarie professionali, le industrie aeronautiche, il governo federale. A questi spetterà di decidere quali tipi di velivoli escludere da questo obbligo aiutando appassionati e hobbisti a capire se e come effettuare la registrazione.