Una delle protagoniste di ScaleIt 2018. Una scaleup che si sta affacciando ad altri mercati dopo quello italiano. Con l’obiettivo di rendere le strade più sicure
Il futuro è nelle parole di Gianluca Longo, CEO di Safety21: “Invertire il paradigma. Un mondo senza autovelox e in cui la rilevazione delle infrazioni avverrà grazie all’analisi dei dati presenti nella scatola nera di ogni macchina”. Questa la vision della scaleup italiana nata nel 2010, che fattura 13 milioni e si è recentemente affacciata sul mercato internazionale dopo aver messo radici sulla Penisola. E che è stata tra le protagoniste di ScaleIt 2018, l’evento tenutosi a Milano.
Chi è e cosa fa Safety21
Safety21 è una software company in grado di progettare sistemi di rilevazione: “Progettiamo l’impianto, e forniamo agli enti pubblici un sistema software integrato che prende in carico la multa dall’accertamento della violazione fino alla riscossione”. Con risultati interessanti.
Innanzitutto, il tempo di invio della contravvenzione può calare sensibilmente. “La media, nei comuni in cui abbiamo installato il sistema, è di sette giorni”. Addio alle multe che arrivano con tre mesi di ritardo. Ma tra i temi sul tavolo, soprattutto dopo l’entrata in vigore del GDPR, c’è anche la sicurezza informatica. “Il 99% dei sistemi esistenti – prosegue Longo – non fornisce alcuna tutela del dato. L’infrazione è accertata dal sistema di una società, gestito da quello di un’altra e spedito da quello di una terza”.
Anche la verifica del pagamento costituisce uno step ulteriore. “Il dato, che con le recenti normative deve essere gestito in ogni fase della lavorazione, in realtà è esposto agli attacchi: senza la possibilità di criptarlo durante la spedizione tra un attore e l’altro e senza un file di log che consente di verificare chi ha avuto accesso alle informazioni. Con Safety21 il problema è risolto”.
La strada verso l’internazionalizzazione
La società ha già installato 15 sistemi in Ecuador e si appresta a sbarcare in Spagna. In Italia le installazioni sono già una settantina, distribuite tra grandi e piccoli comuni del nord e del sud.
Il modello di business prevede una fee per ogni sanzione emessa e gestita. Costo zero per le amministrazioni quindi. Ma Longo ci tiene a sgombrare il campo da qualsiasi dubbio sulle intenzioni di Safety21 e sul loro rapporto con le multe. Nessuna speculazione: “Assolutamente no. Crediamo che il nostro servizio sia estremamente utile alla società. L’anno scorso ci sono stati 4mila morti sulle strade, la UE ha chiesto di dimezzare la mortalità entro il 2020: invece aumenta del 4% ogni anno. I dati di istituti indipendenti mostrano, invece, che dove è installato un sistema di rilevazione le contravvenzioni sono il 3% rispetto ai transiti, e dopo tre mesi calano allo 0,20%”.
Safety 21 ha una politica aggressiva di acquisizione di società della stessa filiera del valore. Attualmente il gruppo è composto da quattro aziende, ma in futuro le controllate potrebbero aumentare: il ventaglio dei servizi forniti, che includono il controllo di accessi e varchi nelle ZTL, così come noleggio strumentazione, gestione accertamenti, verbalizzazione, gestione dei ricorsi, supporto alla riscossione, è destinato ad ampliarsi.