Gli sviluppatori di Saber Interactive vi mettono nei panni (tutt’altro che comodi) di chi deve guidare giganti su ruote
Nel trailer di lancio di SnowRunner hanno voluto osare: messa da parte l’idea di presentare camionisti e autotrasportatori con i più banali cliché, gli sviluppatori di Saber Interactive hanno davvero speso tutto se stessi per ringraziare (e celebrare con musica strappalacrime) lavoratori che faticano tanto quanto un motore che urla in salita su una strada sterrata. StartupItalia ha testato su PlayStation 4 un videogioco che racconta, incarico dopo incarico, le difficoltà di chi trasporta merci e collega fra loro città e interi paesi, in qualsiasi condizione e in ogni giorno dell’anno. Un simulatore in piena regola, con un garage di mezzi ricchissimo e una lunga serie di variabili da tenere in conto se si vuole svolgere al meglio il proprio servizio. I più arditi hanno addirittura azzardato un paragone con Death Stranding, il capolavoro di Hideo Kojima: in entrambi i titoli, dopotutto, il bello del gameplay sta proprio nel viaggio da un punto A e un punto B.
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SnowRunner: l’inno a un mestiere
«Se avete una cosa è stata un camion a portarvela», tuona Al Pacino nei panni del potente capo sindacale degli autotrasportatori Jimmy Hoffa nella pellicola The Irishman. La centralità di questo lavoro è ancora più evidente dopo i due mesi che l’Italia ha appena vissuto: il lockdown ha costretto a casa milioni di persone, mentre i camionisti hanno continuato a correre su e giù per il paese, ingranaggio fondamentale di innumerevoli filiere. Tutto questo preambolo per dire che SnowRunner è l’inno a un mestiere sotto forma di gameplay.
Stati Uniti e Russia: un’altra guerra fredda
Sono tre le mappe – tutte molte estese, ma non dispersive – di SnowRunner: due negli Stati Uniti, una in Russia. C’è il Michigan piovoso e fangoso, dove ricostruire ponti; il gelido Stato dell’Alaska, perfetto per prendere confidenza su strade ghiacciate e visibilità al minimo; e infine la penisola del Tajmyr, in Siberia. Le mappe vanno scoperte, privilegiando all’inizio i punti di osservazione per poi andare alla ricerca dei tanti garage dove acquistare nuovi mezzi e potenziare quelli che già si possiedono. E poi ci sono le sfide, gli incarichi e i contratti da scoprire dietro ogni curva: basta posizionarsi sopra i rettangoli per scegliere se andare a riparare un oleodotto oppure darsi ad altro.
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Il gameplay
Un vero simulatore per mezzi pesanti. SnowRunner punta tutto il gameplay sullo stile di guida da calibrare a seconda del terreno che si calpesta – quasi mai comodo – e delle condizioni metereologiche. In casi di emergenza ci si può aiutare con il verricello che, agganciato a un palo o a un albero, diventa la salvezza per uscire letteralmente dal pantano. Come ogni simulatore che si rispetti, non si fanno sconti sugli urti: il giocatore deve tenere sempre sotto controllo lo stato del mezzo, valutando opportuni pit stop per ripararlo o fare rifornimento nelle pompe di benzina. La difficoltà di gestire questi giganti della strada viene però compensata da una mappa chiara e da un’assistenza iniziale più che sufficiente per capire l’abc di un gioco lento, da completare con tutta la pazienza del mondo.
Ogni incarico completato darà non soltanto soldi, ma punti che faranno aumentare il grado del giocatore. Più è alto il grado, migliori sono i mezzi che si possono acquistare. Incarichi, contratti e sfide. Oltre alla terza persona, si può godere di un gameplay ancora più immersivo in prima persona, ma consigliamo di farne a meno almeno per i primi chilometri: nel chiuso dell’abitacolo non è facile tenere a bada tutto l’ambiente circostante.