Quali sono le figure da assumere in una startup? A che serve avere diverse anime in azienda? Un post pubblicato sull’Huffington chiarisce alcuni aspetti chiave per avere successo negli affari
«Building a great team is never easy, but these five types of people can help make your startup a breakout success». Lo dice Jose Vasquez, imprenditore seriale e fondatore di Build. Brand. Blast. Il suo obbiettivo? Aiutare le startup a crescere. Tutte. Per questo ha messo su un connettore di risorse online per aiutare gli imprenditori a vincere le loro sfide. Col Brainstorming, creando nuove soluzioni, allargando il proprio business. Come esperto, ha elencato in un post su Huffington post 5 tipologie di persone che lui vorrebbe nella sua startup, e di cui consiglia la presenza in tutte. Riassumiamo in breve di che si tratta.  Per l’articolo completo rimandiamo qui.
Proprio come una macchina non può correre senza un motore, una startup non può crescere senza un team che la guidi verso i propri obbiettivi. Da founder e Ceo di una startup, è normale avere il ruolo di essere responsabile di decidere le direzioni e controllare le operazioni della propria azienda, ma sono i tuoi collaboratori e i tuoi soci in affari che, di fatto, devono fare andare avanti le cose mentre non stai guardando. Per il successo in questo, assicura Vasquez, servono queste figure, in grado di avere queste skills.
1. The Starter. Lo starter è un impiegato che ama creare nuove iniziative e cominciare a fare nuove cose. Se The starter is an employee who loves to create new initiatives and start new things. Se ha abbastanza tempo per dedicarcisi, torna in azienda con una nuova idea da mettere in pratica. E se di tempo ne ha un po’ di più, la mette in piedi da solo.
2. The Supporter. Il supporter è uno con esperienza, che non ha paura di gettarsi in ruoli che non gli sono più di tanto congeniali o familiari. Se qualcuno è in difficoltà , lui va lì e lo aiuta. Anche se non ci lavora assieme. E’ uno che risolve problemi.
3. The Passionate One. L’appassionato è quello che è stra felice di essere coinvolto nel tuo business, e ama quello che fa fino in fondo. Non crea problemi quasi mai e quasi mai è in disaccordo con te. Ha dei limiti questa cosa, ma in compenso puoi essere certo che non perderà mai la fiducia nella tua azienda.
4. The Criticizer. Il critico. Generalmente i critici sono considerate persone negative. Sbagliato. Sono necessarie e non bisogna avere paura di avere persone nel team in grado di dire la propria, anche se si scontrano con l’opinione del capo. Il critico non ha paura di dire come la pensa e spesso è l’unico in grado di vedere pecche in un piano di sviluppo o in un nuovo progetto. Gente solo appassionata non basta (e non serve a nulla). Il critico (se costruttivo) non solo vede le cose che non vanno ma impegna tutto se stesso per risolvere il problema individuato.
5. The Finisher. Il finalizzatore. Proprio come un attaccante in aria di rigore, è quello in grado di portare a termine i piani meglio degli altri. Se le 4 figure precedenti aiutano a creare le basi per fare qualcosa di buono, il finalizzatore è quello che mette la palla in rete, porta a termine il compito e permette che il processo possa riavviarsi.
Trovare il giusto team per una startup è la cosa più importante e più difficile da affrontare. Spesso i founders cercano figure simili a se stesse, o che creino pochi problemi, o che in linea di massima ricalchino le proprie qualità . Ma è un errore. E capire che la diversità  di inclinazioni è un valore aggiunto è spesso la chiave di volta per far crescere un’azienda. Avere un team capace e variegato può fare molto. Quindi è giusto prendersi il proprio tempo quando si assume qualcuno, farlo senza fretta e capendo bene che tipo di persona si ha davanti. E’ una buona via per il successo.