Risvegliarsi con la faccia adagiata su una spiaggia deserta. Ma non eravamo a bordo di un treno? Sì, ora ricordo: deve esser successo qualcosa dopo aver indossato quella misteriosa maschera. La storyline di Otxo, indie del genere roguelite sviluppato da Lateralis Heavy Industries, è essenziale e conquista per la sua immediatezza. Disponibile anche su Nintendo Switch – dove lo abbiamo testato – preparatevi a uno sparatutto con visuale top down in un universo spietato.
Otxo, la recensione
Tra gli sparatutto, Otxo cattura perché ogni run è frenetica, rapida, con assassini pronti a piantarci una pallottola in fronte. Il gameplay è semplice: dopo una veloce introduzione a questo spazio-tempo misterioso ci viene indicata la strada verso l’inferno. Stanza dopo stanza ci impratichiamo con le meccaniche, a partire dall’irruzione nelle stanze.
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Sfondare una porta risveglierà l’attenzione di chi sta nella stanza, dunque è meglio correre verso il fucile e a aprire il fuoco. Il combat system è tipico dei twin stick shooter tradizionali, ma con la piacevole aggiunta del Focus, una sorta di abilità per pochi eletti che ci permette di rallentare il tempo e ottenere così attimi preziosi per evitare i colpi avversari e prendere la mira prima che i secondi tornino a correre come da norma.
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Otxo non è un titolo semplice, ma per gli appassionati del genere è un invito a raccogliere la sfida, a non spegnere la console alla prima morte. La grafica non spicca – la pixel art è minimalista (non si vedono volti o dettagli particolari) e le stanze hanno piantine sempre varie proprio per non dare punti di riferimento. A notarsi, però, sono le pozze di sangue – abbondanti – che macchieranno il pavimento dopo ogni operazione.