«Molti erano assenti quando l’Italia ha avuto bisogno di aiuto. Ma le scuse valgono solo se si cambia comportamento. C’è voluto molto tempo perché tutti capissero che dobbiamo proteggerci a vicenda»
Ursula von der Leyen, l’esponente politico tedesco alla guida della Commissione europea, torna a chiedere scusa all’Italia. Lo ha fatto a più riprese, dall’11 marzo scorso a oggi ed è tornata a ripetere la propria vicinanza al nostro Paese alcuni istanti fa, dall’Europarlamento.
La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, all’Europarlamento
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Cosa ha detto von der Leyen
«È vero che molti erano assenti quando l’Italia ha avuto bisogno di aiuto all’inizio di questa pandemia. Ed è vero, l’Ue ora deve presentare una scusa sentita all’Italia, e lo fa. Ma le scuse valgono solo se si cambia comportamento. C’è voluto molto tempo perché tutti capissero che dobbiamo proteggerci a vicenda. Ma ora Ue è il cuore pulsante dell’Ue». Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento in un Parlamento europeo insolitamente vuoto, con i rappresentanti politici costretti a lasciare diversi scranni liberi per le misure anti-contagio.
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Ursula von der Leyen
Commissione, verso stop ai dividendi per le imprese aiutate
Intanto, secondo quanto anticipa oggi il Financial Times, la Commissione europea starebbe studiando di fare in modo che le società che hanno ottenuto aiuti di Stato dai Paesi Ue per fare fronte all’emergenza coronavirus non possano distribuire dividendi, riacquistare azioni, dare bonus o remunerazioni analoghe.
There are no words that can do justice to Europe’s pain or to all those suffering in the world.
We think of all the families in mourning and promise to tell their stories and honour their lives and legacies.President @vonderleyen at #EPlenary this morning. #coronavirus pic.twitter.com/dHb5YaWQ44
— European Commission ?? (@EU_Commission) April 16, 2020
Questa, secondo quanto scrive oggi il Financial Times, la decisione all’esame della Commissione Ue. Fino ad oggi Bruxelles ha autorizzato interventi in favore dell’economia e delle imprese dei singoli Paesi in deroga alle norme sugli aiuti di Stato per un valore superiore ai duemila miliardi di euro.
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