A fargli causa è stato un investitore della società. Secondo la sentenza il Ceo avrebbe sfruttato la propria influenza per strappare condizioni parecchio vantaggiose
Stando agli accordi raggiunti tra Musk e il Cda di Tesla il pacchetto retributivo per l’amministratore delegato della società automotive più capitalizzata al mondo ammonta a quasi 56 miliardi di dollari. Ebbene, nelle scorse ore un giudice dello Stato del Delaware ha dato ragione a un gruppo di investitori che hanno ritenuto quel compenso come eccessivo e ottenuto peraltro ingiustamente.
Quanto è ricco Musk?
Come riporta il Guardian, nel momento in cui la bocciatura del compenso dovesse superare un eventuale appello l’uomo più ricco del mondo sarebbe costretto a rinegoziare con il consiglio di amministrazione.
La somma da quasi 56 miliardi di dollari non è lo stipendio effettivo di Musk, ma la cifra che otterrebbe nel momento in cui l’azienda dovesse raggiungere determinati obiettivi. Da parte sua resta l’uomo più ricco del mondo con un patrimonio di 205 miliardi di dollari.
La reazione di Musk non si è fatta attendere: su X l’ad di Tesla ha invitato i suoi oltre 170 milioni di follower a non considerare lo Stato del Delaware come sede per un’azienda. A intentare la causa era stato l’azionista Richard Tornetta, che cinque anni fa lamentava una negoziazione viziata all’interno del consiglio di amministrazione di Tesla.
Come spiega il Financial Times, pur controllando il 22% della società, Musk avrebbe sfruttato la propria personalità per aggiudicarsi un pacchetto retributivo sproporzionato a proprio vantaggio. Nel momento in cui la sentenza venisse confermata potrebbe perdere quote, che scenderebbero al 13% di Tesla.
Sul tema azioni Tesla, Musk ha di recente lamentato il fatto che avrebbe bisogno di controllare almeno il 25% della multinazionale che dirige. Ha addirittura minacciato di portare lo sviluppo della propria intelligenza artificiale altrove se non dovesse raggiungere quell’obiettivo.
I legami tra Tesla e X
La decisione di assegnare un pacchetto retributivo da quasi 56 miliardi di dollari a Musk risale al 2018. Si tratta della cifra più alta mai concordata per un amministratore delegato di un’azienda quotata in Borsa.
La sentenza recente si lega all’affare Twitter del 2022: la giudice Kathaleen McCormick è infatti la stessa che un paio di anni fa aveva seguito la battaglia legale tra Musk e Twitter nel momento in cui il Ceo aveva deciso di ritirarsi e non procedere più all’acquisizione del social per 44 miliardi di dollari (sappiamo come è andata a finire).