La recensione di un titolo “vecchio” del 2012. Ma viva il retro gaming
Tocca distrarsi in questo stranissimo Halloween. Perché allora non tentare la strada della console, immergendoci in un mondo spettrale? They Bleed Pixels è arrivato anche su Nintendo Switch, in un momento di grande fermento per il settore videoludico. Manca pochissimo al lancio della nuova generazione, ma con titoli del genere ci sentiamo di dire che neppure PS5 e Xbox Series X/S ci faranno passare la voglia del gaming retro. Il titolo sviluppato da Spooky Squid Games per PC nel lontanissimo 2012 tiene la stessa veste per conquistare i gamer con la storia di una giovane allieva di un’accademia parecchio strana dove, fondamentalmente, è costretta a finire mostri nel modo più splatter che voi possiate immaginare.
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They Bleed Pixels: che l’incubo abbia inizio
A scorrimento orizzontale, They Bleed Pixels offre al giocatore un gameplay a difficoltà crescente. Una volta dentro l’accademia per giovani ragazze problematiche di Lafcadio, la ragazzina si mette subito nei guai, curiosando in un libro insanguinato che, in un lampo, fa partire l’incubo: armata con tenaglia grondanti sangue al posto delle mani, per farsi strada nei vari livelli l’antieroina deve trovare le modalità più splatter per terminare i mostri. Può massacrarli da vicino con colpi stile karate, può pigliare i cattivoni a calci e terminarli in aria con un salto molto kungfuico, oppure scaraventarli contro pareti appuntite.
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Il divertimento in They Bleed Pixels sta non soltanto nel fatto che non è sempre facile raggiungere il checkpoint, ma anche nella morte facile. Non avremo la possibilità di aumentare la stamina: ecco perché sarà bene raccogliere tutte le sfere rosse possibili che ci permetteranno di riempire la barra in alto sullo schermo. Una volta piena, potremo giocarci il superpotere del checkpoint: attivandolo tireremo un sospiro di sollievo sapendo che, alla prossima morte, non dovremo ripetere lo stesso percorso.
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Anche i pixel possono sanguinare
Forse i combattimenti non saranno irresistibili nelle tecniche, ma They Bleed Pixels ci consola soprattutto nella realizzazione grafica. Pur essendo in stile retro, gli sviluppatori non si sono risparmiati, rendendo le uccisioni più sanguinolente possibili. Vedere per credere: ogni attacco fa esplodere cascate di pixel rossi dai corpi dei mostri.
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Difficile e ostico, They Bleed Pixels ci ricorda molto il vecchio modo di affrontare i videogiochi. Mai troppo comodi e con un effetto loop garantito da quel punto maledetto in cui, cascasse il mondo, devo avere io la meglio sul mostro prima di andare a nanna. Sperando sempre di non fare brutti sogni…
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