Un nuovo passo in avanti per l’intelligenza artificiale. Ma secondo alcuni osservatori la tecnologia ripropone i soliti canoni stereotipati
Sta facendo discutere il nuovo filtro di TikTok, Bold Glamour (nella versione italiana è Glamour Audace). La sua particolarità è quella di rendere qualsiasi utente molto più bello o bella. «Questa non è la mia faccia», «Io non sono così» sono i commenti più frequenti degli utenti che stanno utilizzando in questi giorni una tecnologia di intelligenza artificiale che sembra aver segnato un passo in avanti verso nuovi strumenti che modificano (e dunque falsificano) immagini e video.
I problemi del filtro glamour di TikTok
In questo articolo la BBC è partita da una considerazione che potrebbe suonare banale, ma che in realtà riguarda uno degli argomenti più importanti quando si tratta di AI: ragazzi e ragazze, donne e uomini che utilizzano il Bold Glamour di TikTok diventano più belli e più belle secondo i soliti canoni di bellezza stereotipata. Dunque si ripropone il nodo dei bias.
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The Verge ha spiegato come mai Bold Glamour sta facendo discutere: a differenza della maggior parte degli altri filtri che si possono trovare su TikTok o su Instagram, ha un livello di realismo superiore. Se finora i filtri erano esagerazioni 3D del nostro volto, ingannabili passandosi la mano sul viso, basta dare un’occhiata al risultato su TikTok e allo stupore dei diretti interessati per capire che ci troviamo di fronte a qualcosa di differente.
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Strumenti di questo tipo riportano alla memoria l’hype che si era generata qualche anno fa quando spopolò Face App, un’applicazione che fa invecchiare il volto delle persone partendo da una semplice foto caricata sul sistema. Il fenomeno divenne subito virale e seguirono anche riflessioni sul deep fake – video e immagini ricreate dall’AI che però sembrano sempre più vere – e sulla continua cessione di dati personali alle società tech.