L’artista è scomparso lo scorso 2 gennaio all’età di 82 anni ma i famigliari hanno deciso di divulgare la notizia a funerali avvenuti
Il mondo dell’animazione nipponica piange l’artista Shozo Uehara, sceneggiatore di alcune delle serie più note e apprezzate, anche qui in Occidente. Uehara è scomparso lo scorso 2 gennaio all’età di 82 anni ma i famigliari hanno deciso di divulgare la notizia a funerali avvenuti.
Shozo Uehara, una vita tra gli anime
Shozo Uehara cominciò la propria attività artistica da giovane, subito dopo aver concluso gli studi all’università di Hachioji. Qui entrò nella Tsuburaya Productions, casa di produzione televisiva che proprio in quegli anni iniziava a imporsi nel settore dell’intrattenimento nipponico grazie al successo delle numerose serie tokusatsu prodotte, fra le quali Ultraman.
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E Uehara debuttò proprio scrivendo alcuni episodi di “Ultra Q”, spinoff della serie di Ultraman. Successivamente iniziò la collaborazione con Toei Company dove ebbe modo di firmare le sceneggiature di Goldrake, Gaiking e soprattutto, dal 1978 e per 20 puntate, Capitan Harlock. Negli ultimi tempi l’artista si era ritirato dalle scene anche perché ammalato di cancro al fegato. Ha perso la sua battaglia contro il tumore lo scorso 2 gennaio.
La sua morte rappresenta un duro colpo per gli appassionati degli anime, che negli ultimi mesi avevano già pianto la scomparsa di Hideo Azuma (69 anni), “papà” di serie di successo come Pollon e Nanà Supergirl, Monkey Punch (il cui vero nome era Kazuhiko Kato), autore del manga Lupin III, mentre il 18 luglio scorso un piromane aveva appiccato il fuoco negli studi della Kyoto Animation, provocando la morte di 33 dipendenti. Accadimenti, questi, che hanno reso il 2019 un annus horribilis per gli amanti dell’animazione nipponica.