Il sito dei video, in crisi per la concorrenza spietata di TikTok, dopo il terremoto ai vertici che ha portato al passo indietro di Susan Diane Wojcicki a favore del suo numero 2, Neal Mohan, studia nuove funzioni
Youtube ha avviato i test per introdurre i podcast all’interno della sua piattaforma: una funzione attivata soltanto per una cerchia ristretta di utenti e, almeno per il momento, non disponibile a tutti gli iscritti. Ma perché il colosso dello streaming video adesso punterebbe sui podcast?
Perché YouTube punta sui podcast
Nonostante Google abbia un’app dedicata ai podcast, già da qualche anno è piuttosto chiara l’intenzione di centralizzare la fruizione di contenuti multimediali su YouTube. Vi ricorderete di Google Play Musica, il negozio virtuale dove era possibile acquistare musica? Non è più disponibile da un paio di anni; sostituito definitivamente da YouTube Music nel 2020 con la possibilità , per gli utenti, di migrare le proprie playlist e brani all’interno della nuova piattaforma. La chiusura è avvenuta gradualmente, iniziando con la revoca dell’accesso allo store per l’acquisto di musica per concludersi con la chiusura definitiva del servizio per tutti gli utenti. E già nel 2021 la piattaforma di Google guidata dalla ex CEO Susan Diane Wojcicki (che ha lasciato il timone la scorsa settimana dopo 25 anni di leadership, le subentra Neal Mohan) aveva annunciato l’intenzione di allargarsi ai podcast con tool e funzionalità dedicate. La scorsa estate si sono riportate le prime avvisaglie concrete.
Leggi anche: Chi è Neal Mohan, il nuovo Ceo di YouTube dopo le dimissioni di Susan Wojcicki
Come sarà il tool per i podcast
Con diverse modifiche all’interfaccia, pensate per una gestione più veloce e semplice, la funzionalità di YouTube dedicata ai podcast prevede, tramite una scheda accessibile dal menu dei contenuti di YouTube Studio, la possibilità di trasformare le playlist normali in “contenitori” di tutti gli episodi di un podcast. Inoltre YouTube offre una serie di report analytics (su desktop) in merito a visualizzazioni, performance e ricavi. Dal caricamento alla visualizzazione dei dati analitici, i nuovi strumenti che YouTube sta implementando dovrebbero coprire tutto ciò di cui un creatore di contenuti ha bisogno per lanciare podcast online. Secondo la compagnia, gli utenti inclusi nel test vedranno sul sito di condivisione video il pulsante “crea” da cui scegliere cosa si vuole allegare, se un video, come già avviene per tutti, oppure un file solo audio, riferito al podcast. Da un secondo menu, YouTube Studio, si accederà poi a tutti i podcast pubblicati che, in maniera simile a quanto accade per i filmati, riporterà i dati e le statistiche di ascolto. All’inizio di febbraio, YouTube aveva rilasciato la funzione “Go Live Together” per consentire ai creatori di realizzare dirette in condivisione con altri utenti, anche via smartphone.