Realizzato dalla General Electric, pesa 42 tonnellate e garantisce un’autonomia di 25mila ore
Mentre gli affari a terra non vanno affatto bene – la compagnia ha registrato un rosso da 430 milioni nel primo semestre 2020 – nei cieli c’è un primato da festeggiare. Alitalia ha appena comprato e montato il motore più potente al mondo sul proprio Boieng 777. Trattasi di un gigante di oltre 42 tonnellate, prodotto dalla General Electric. Ha un diametro di 3 metri con 22 pale della lunghezza di un metro ciascuna, e 9 tonnellate di peso complessivo. Stando alle specifiche, dovrebbe garantire all’aereo qualcosa come 25mila ore di autonomia. Il costo di questo gioiello tecnologico è di 18 milioni di euro.
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Alitalia: una buona notizia in un anno difficile
L’investimento arricchirà senz’altro la flotta di Alitalia, ma la compagnia di bandiera viaggia in acque tempestose. Finora, quest’anno, l’azienda ha trasportato appena 3,5 milioni di passeggeri, ovvero il 65% in meno rispetto allo stesso periodo del 2019. Le cause, ovviamente, sono da imputare ai drammatici effetti del lockdown: la chiusura delle frontiere, il turismo bloccato e la paura del contagio hanno lasciato moltissime persone a terra.
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Come se non bastasse, la questione Alitalia deve affrontare anche il fronte interno. Come spiegato sul Corriere della Sera, a fine ottobre ci sarà la cassa integrazione per quasi 7mila dipendenti di una compagnia che, va ricordato, è in amministrazione straordinaria. Su un binario parallelo corre l’altra partita: la nuova Alitalia è appena nata.
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In giugno StartupItalia ha documentato la nascita della nuova società, presentando anche le figure di Francesco Caio e Fabio Lazzerini, rispettivamente Presidente e Amministratore delegato. Sul piatto ci sono 3 miliardi di euro pronti – garantiti dallo Stato – che saranno scuciti non appena il Governo Conte prenderà visione del piano industriale su cui si si poggerà la compagnia.